Bonaccini (Pd): "Il governo urla sulla sicurezza ma poi prova a bloccare la giustizia..."
Top

Bonaccini (Pd): "Il governo urla sulla sicurezza ma poi prova a bloccare la giustizia..."

"Avevamo condiviso una riforma col precedente governo, in cui c'erano anche Lega e Forza Italia. Ma evidentemente hanno un problema: quando parlano di sicurezza urlano, ma poi hanno bisogno di bloccare le indagini e far saltare i processi".

Bonaccini (Pd): "Il governo urla sulla sicurezza ma poi prova a bloccare la giustizia..."
Stefano Bonaccini
Preroll

globalist Modifica articolo

6 Gennaio 2023 - 09.59


ATF

Stefano Bonaccini ha parlato della riforma della Giustizia che il governo Meloni vuole portare avanti, in un’intervista al Fatto Quotidiano. Il presidente dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria Pd ha duramente attaccato la visione dell’esecutivo.

«Non può esserci una giustizia a’ la carte: la pretesa di cambiarla ogni volta che c’è un nuovo governo è esattamente la ragione per cui la giustizia in Italia non funziona. Avevamo condiviso una riforma importante col precedente governo, in cui c’erano anche Lega e Forza Italia se non sbaglio. Ma evidentemente hanno un problema: quando parlano di sicurezza urlano, ma poi hanno bisogno di bloccare le indagini e far saltare i processi».

Bonaccini ha parlato poi della volontà di riformare la prescrizione. «La riforma era stata fatta pochi mesi fa con la ministra Cartabia e si era trovato un giusto compromesso. Questo è uno specchietto per le allodole. Basta con rattoppi qui e là per convenienza politica. Occorre lavorare su obiettivi chiari: certezza della durata dei processi, semplificazione delle procedure, nuove dotazioni a partire da quelle tecnologiche, garanzia dei diritti delle parti, edilizia carceraria. Una politica seria fa questo, non ordini del giorno».

Leggi anche:  Autonomia, Bonelli denuncia: "Dalla destra un vero e proprio golpe istituzionale, la democrazia non è un'opzione"

Su Terzo Polo e M5s, afferma: «Chi ha vinto le elezioni governi, chi le ha perse faccia opposizione. Se il tempo che M5S e Terzo Polo impiegano a criticare il Pd lo utilizzassero per incalzare il governo saremmo quasi in un Paese normale».

Sulla questione delle regionali nel Lazio: «Veti e contro-veti. Così è un teatrino, un regalo immeritato alla destra. Sono fiducioso che alla lunga Terzo Polo e 5Stelle si stancheranno di perdere o i loro elettori di dare consenso a chi non ha mai l’obiettivo di vincere». Dice poi che se diventerà segretario del Pd, non sarà possibile ricevere soldi da altri Stati. Infine, ritiene che vada fatta una riflessione sul finanziamento pubblico ai partiti: «Aumentare i fondi, ovviamente tracciabili e controllati, può essere una via per non indurre in brutte tentazioni chi ha poche risorse per fare politica».

Native

Articoli correlati