La Lega pur di recuperare i voti persi al nord rispolvera gli istinti anti-meridionalisti e padani e manda avanti Calderoli che trova sponda tra i sedicenii nazionalisti di Fratelli d’Italia, che ora come ora appaiono come i cugini di Padania.
“L’autonomia proposta dalla destra «spacca l’Italia e penalizza il Mezzogiorno”. Lo scrive Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna e candidato segretario del Partito democratico.
«Il governo si fermi e torni a confrontarsi con le Regioni e con i sindaci anziché calare dall’alto scelte sbagliate. All’Italia non servono divisioni perché di fratture ne ha già abbastanza. Serve invece un’autonomia giusta, che semplifichi la vita di cittadini e imprese, che avvicini le scelte al territorio, che consenta di programmare e gestire meglio le risorse e di realizzare investimenti in tempi più rapidi», sottolinea Bonaccini.
Ha aggiunto Bonaccini: Serve un’autonomia solidale, che assicuri a tutti e ovunque nel Paese gli stessi diritti, gli stessi servizi e le risorse per realizzarli. Superare i divari territoriali – al pari di quelli economici e sociali, di genere e generazionali – è una priorità assoluta per un Paese che viaggia a troppe velocità”