Bonaccini (Pd): "Garantirò il pluralismo ma finiamola con la logica delle correnti"
Top

Bonaccini (Pd): "Garantirò il pluralismo ma finiamola con la logica delle correnti"

«Se vincerò il congresso chiederò a Elly Schlein e Paola De Micheli se vorranno dare una mano. E se vinceranno loro io un minuto dopo darò una mano, se lo vorranno. Troppe volte nella storia del Pd i dirigenti si sono combattuti l'un l'altro».

Bonaccini (Pd): "Garantirò il pluralismo ma finiamola con la logica delle correnti"
Stefano Bonaccini
Preroll

globalist Modifica articolo

23 Dicembre 2022 - 10.52


ATF

Stefano Bonaccini continua la sua personale battaglia contro le correnti che hanno lacerato negli anni la politica del Pd. In vista del congresso, l’attuale governatore dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria del partito, ne ha parlato a RaiNews.

Il Pd «non può che essere plurale», ma questo non significa «continuare a vivere di correnti fossilizzate, che più che dare un contributo di idee sono diventate un elemento divisione invece che di unità. E che hanno mandato avanti non i meritevoli, ma i fedeli ai capicorrente di turno. Noi dobbiamo tornare a essere baricentro del centrosinistra. «Io credo che il Pd debba ritrovare la vocazione maggioritaria, che non significa auto sufficienza. Si deve governare con altri , ma un conto è non essere autosufficienti, un altro è non delegare a chi si sente di sinistra il votare 5 stelle e a chi si sente moderato di votare terzo polo. Come Pd siamo nati per mettere insieme culture progressiste riformiste differenti».

«Qualche dirigente del Pd nazionale, da 20 anni in parlamento e che ha sempre fatto il capocorrente dice che io non potrei garantire il pluralismo. Ma io il partito ho contribuito a fondarlo e quando ho avuto opinioni differenti con il gruppo dirigente non me ne sono mai andato. È troppo comodo andarsene, bisogna restare insieme». 

«Non ho mai utilizzato il termine rottamazione neppure quando votai Renzi al congresso a fine 2013. Non mi è mai piaciuta come parola, non l’ho mai usata. È una espressione che rischia di essere non solo arrogante, ma anche non rispettosa di chiunque voglia stare in una comunità e in una famiglia. Per me non esistono nemici tra gli avversari, figuriamoci se ci sono nel Pd. Se vincerò il congresso chiederò a Elly Schlein e Paola De Micheli se vorranno dare una mano. E se vinceranno loro io un minuto dopo darò una mano, se lo vorranno. Troppe volte nella storia del Pd i dirigenti si sono combattuti l’un l’altro».

«Pina Picierno è vicepresidente del parlamento europeo, una donna giovane, del sud, ha preso voti mettendoci la faccia quando si è candidata alle Europee. Lei, al pari di tanti altri e altre, è una figura che può fare bene nel Pd. Mi affiancherà in questa sfida, come tanti altri e altre. Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme. Sarà una delle figure che mi affiancheranno».

Native

Articoli correlati