Laura Boldrini ha più volte rilanciato l’importanza della candidatura di Elly Schlein alla segreteria del Pd, e nella sua intervista al Quotidiano Nazionale le ha ribadito la sua vicinanza.
«II Pd ha bisogno di un’identità chiara, di una visione netta del mondo e del Paese, che risponda ai tempi che viviamo e alle necessità delle persone, a partire dai temi del lavoro, della transizione ecologica, che rappresenta un perno fondamentale, della lotta alle disuguaglianze e dell’affermazione dei diritti di tutti e tutte. Schlein questi temi li affronta da molti anni, sono i temi di un partito progressista, contemporaneo e che non ha paura delle sfide del futuro. Un’alternativa alla destra più destra di sempre, il cui elettorato ha premiato Meloni per la sua radicalità».
«Molti si sono allontanati dal Pd, nel tempo. La sfida oggi è farli ritornare, allargando il perimetro, immettendo nuove realtà che vogliono costruire un progetto politico. Nella base del partito c’è chi critica l’attuale classe dirigente e dice che va rinnovata. Schlein rappresenta la risposta a questa domanda».
«Maschilismo nel Pd? Certo che c’è. Purtroppo il maschilismo è un problema del nostro Paese», ha detto l’ex presidente, sottolineando poi: «Quindi quello che manca è avere una donna alla segreteria del Pd e su questo vi è un ritardo. Letta l’ha evidenziato più volte, spero che nel nuovo manifesto del partito si metta al centro il tema del femminismo».
