Bettini (Pd): "Senza il M5s nel Lazio? Una tragedia, la pagheremo"
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Bettini (Pd): "Senza il M5s nel Lazio? Una tragedia, la pagheremo"

Goffredo Bettini torna a parlare del futuro del Pd, in vista del processo costituente che porterà al congresso, a oggi previsto per il prossimo 12 marzo. "Pd e M5s separati nel Lazio? Una tragedia".

Bettini (Pd): "Senza il M5s nel Lazio? Una tragedia, la pagheremo"
Goffredo Bettini
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18 Novembre 2022 - 09.22


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Goffredo Bettini torna a parlare del futuro del Pd, in vista del processo costituente che porterà al congresso, a oggi previsto per il prossimo 12 marzo. Con un’intervista a Tpi, uno dei fondatori del Pd ha toccato anche il tema delle alleanze.

«Se ci sono ancora margini per fare un accordo tra Pd e M5S, nel Lazio e in Lombardia? Dal punto di vista tecnico, sì. Dal punto di vista politico, purtroppo, soprattutto nel Lazio mi pare che ci siano ormai pochissime possibilità. Considero una tragedia questo scenario. Occorre allargare. In queste ore Conte privilegia il rafforzamento del suo movimento sull’alleanza: un errore. Se andiamo solo con Calenda, senza Fratoianni e la sinistra, il Pd pagherà un prezzo».

«Calenda senza il M5s, ci allontana dal nostro compito fondamentale: dare una rappresentanza alle persone che sopportano la fatica del vivere. Non solo dal punto di vista economico, ma per la qualità della loro esistenza quotidiana. Non amo il Terzo Polo? Non amo l’inaffidabilità: Calenda aveva firmato il patto di alleanza elettorale e poi lo ha rotto improvvisamente. Forse è stato richiamato con il campanello – drin-drin – dai poteri che rappresenta: quelli dell’impresa e della finanza, che li supportano anche con elargizioni economiche (del tutto legittime). Lo dice Calenda stesso!».

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«Mai abbiamo perso contemporaneamente il governo nazionale, i Presidenti dei due rami del Parlamento, la capitale politica e quella economica. Tuttavia in politica si può rimediare sempre a tutto».

Parlando della Lombardia aggiunge: «Sono sconcertato che solo si possa pensare a Letizia Moratti come possibile candidata. Personalmente la stimo, ma rappresenta organicamente la storia della destra in Lombardia. Non sono sicuro che vincerebbe. Basta con i Papi stranieri, sono 26 anni che mangiamo rospi, sempre più grandi e sempre più indigesti. I nostri elettori sono avvelenati e li dobbiamo saper ascoltare. Per paradosso, allora, per vincere alle elezioni avremmo dovuto appoggiare la Meloni?».

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