Conte scrive a Meloni: "Vogliamo chiarezza sui fatti di Predappio e sulla polizia a La Sapienza"
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Conte scrive a Meloni: "Vogliamo chiarezza sui fatti di Predappio e sulla polizia a La Sapienza"

Conte a Meloni: "Dal governo vogliamo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato la labile linea di confine che divide la `nostalgia´ dall'”apologia”.

Conte scrive a Meloni: "Vogliamo chiarezza sui fatti di Predappio e sulla polizia a La Sapienza"
Giorgia Meloni e Giuseppe Conte
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31 Ottobre 2022 - 12.13


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Giuseppe Conte ha pubblicato una lettera aperta diretta a Giorgia Meloni, sul proprio profilo Facebook. Alla viglia del primo Consiglio dei Ministri, il leader del M5s ha chiarito alcuni punti del suo programma di opposizione.

«Signora Presidente del Consiglio, oggi sarà il primo Consiglio dei Ministri realmente operativo e saranno pertanto importanti i segnali dati alla intera comunità nazionale su cosa intenda realmente fare il Governo. Ho chiarito che la nostra sarà un’opposizione dura e intransigente, precisando però che sarà sempre rivolta a perseguire il benessere dei cittadini e a garantire l’interesse del Paese».

«Dopo la ribalta mediatica assunta dal rave party di Modena, leggiamo da indiscrezioni giornalistiche che il ministro Piantedosi dovrebbe presentare oggi in Cdm un decreto per tracciare la nuova linea di `fermezza e rigore´ in materia di sicurezza e ordine pubblico. Ben vengano azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità, ma allo stesso modo ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal Governo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappio, dove inni fascisti e braccia tese hanno evidenziato -qualora ve ne fosse bisogno- la labile linea di confine che divide la `nostalgia´ dall’”apologia”.

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«Sarebbe poi opportuna una posizione chiara sugli interventi delle Forze dell’Ordine nei confronti degli studenti malmenati all’Università La Sapienza, nonostante questi fossero indifesi e non avessero adottato comportamenti palesemente violenti. Consentire a tutti una piena libertà di espressione è il fondamento della democrazia, ne siamo convinti. I modi con cui garantire questa libertà non sono però indifferenti ma anzi qualificano la concreta cifra democratica di una società».

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