Borghi (Pd) chiede di abbassare i toni: "Cambiare nome? Surreale, serve un'azione politica"
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Borghi (Pd) chiede di abbassare i toni: "Cambiare nome? Surreale, serve un'azione politica"

Enrico Borghi, esponente alla Camera del Pd, in un'intervista al Corriere della Sera ha fissato gli obiettivi: "Surreale parlare di cambio del nome dopo una sconfitta, serve una vera azione politica".

Borghi (Pd) chiede di abbassare i toni: "Cambiare nome? Surreale, serve un'azione politica"
Enrico Borghi
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4 Ottobre 2022 - 10.14


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Enrico Borghi, deputato del Pd, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato della situazione del partito, provando a mitigare i durissimi toni utilizzati da più parti in questi giorni. Secondo Borghi, infatti, il prossimo congresso dovrà essere un incontro «che vada a fondo della nostra identità e della nostra difficoltà di fare i conti con la contemporaneità. Discutere di tempi e regole anziché di politica è già sinonimo di difficoltà. Le regole le abbiamo, applichiamole e soprattutto ritroviamo la nostra identità».

Borghi ha poi definito «surreale» l’intenzione di voler cambiare nome: «Quando si perde, e in democrazia succede, va cambiata la politica, non il nome. E sulla candidatura di Stefano Bonaccini alla segreteria spiega: «I nomi dopo la politica, please. Le leadership nascono dalla proposta politica e dalla battaglia per essa. Altrimenti è marketing, di cui non abbiamo proprio bisogno».

Poi analizza i 5Stelle: «A mio avviso va chiarita a fondo la natura dei Cinque Stelle. C’è chi li ritiene il frutto delle magnifiche e progressive sorti del progressismo. Sin qui hanno tenuto un atteggiamento fortemente ostile al Pd, dentro una campagna elettorale che ha intrecciato Juan Domingo Peron con Achille Lauro. Ed ora si propongono di cannibalizzarci. Direi che serve un bel supplemento di riflessione»

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