Bettini (Pd): "Con Letta il Pd si è consolidato, sbagliato trasmettere un senso di disperazione"
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Bettini (Pd): "Con Letta il Pd si è consolidato, sbagliato trasmettere un senso di disperazione"

Il dirigente nazionale del Partito democratico Goffredo Bettini commentanta la campagna elettorale. «Gli orientamenti politici cambiano con enorme rapidità. Ho fiducia. Il Pd, con Letta, si è consolidato».

Bettini (Pd): "Con Letta il Pd si è consolidato, sbagliato trasmettere un senso di disperazione"
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10 Settembre 2022 - 10.40


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Dentro al Pd lo schema è semplice I riformisti e altri aspettano un brutto risultato per cacciare Letta o invocare un congresso immediato per sostituirlo con Bonaccini. Altri hanno posizioni più sfumate. Bettini sta dalla parte del Letta in manoera decisa.

«Vedremo il risultato finale», dice il dirigente nazionale del Partito democratico Goffredo Bettini al Manifesto, commentando la campagna elettorale. «Gli orientamenti politici cambiano con enorme rapidità – fa notare – Ho fiducia. Il Pd, con Letta, si è consolidato».

La strategia di «polarizzare tra noi e la Meloni è naturale ed è giusto», dichiara l’esponente dem, perché «i collegi o li vinciamo noi o li vince la destra. Dobbiamo, tuttavia, evitare di trasmettere un senso di disperazione», aggiunge.

Dopo il 25 settembre, «qualsiasi scenario ci dovesse essere il Pd rimarrà la grande forza democratica e di sinistra in grado di unire, di dialogare, di combattere. Finché ci saremo noi – dice – la democrazia non rischia». E «mai rifaremo un governo con Lega o Fratelli d’Italia – assicura – È finita la fase dell’emergenza»

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Qualcuno parla di Congresso dopo il voto, ma per Bettini «Letta ha fatto e sta facendo il massimo. Mi fanno venire l’orticaria quelli che, dopo averlo osannato, sulla base di qualche sondaggio ora sparlano del segretario». Sulle prospettive di dialogo tra Pd e M5s, il «dialogo va tenuto aperto con tutto il campo democratico». Ma il presidente Giuseppe Conte «ha fatto un errore». «La rottura con Conte è stata molto dolorosa», però «l’avversario è la destra». «Rischi» per la Costituzioni «ci sono sempre», secondo Bettini. Ma il centrodestra, dice, non avrà «la forza e i numeri per imporre» modifiche concrete. «Loro pensano ad un’Italia per tanti aspetti asfissiante», accusa. «Non basta l’appello antifascista», rileva. «La terra è ciò che hai costruito», dice. «Serve una sinistra `terragna´. E i sindaci ne debbono essere protagonisti».

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