Franceschini (Pd): "Con M5s è finita, alleanza larga nel nome di Draghi"
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Franceschini (Pd): "Con M5s è finita, alleanza larga nel nome di Draghi"

Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini a proposito dei rapporti tra Pd e M5: "Sarà una sfida tra chi ha difeso Draghi e chi lo ha affossato"

Franceschini (Pd): "Con M5s è finita, alleanza larga nel nome di Draghi"
Dario Franceschini
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22 Luglio 2022 - 09.26


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Purtroppo la sterzata di Conte, prima sull’Ucraina e poi sul governo Draghi (oltre alla presunta o finta telefonata con Beppe Grillo nella quale avrebbe chiesto la testa di conte) ha cambiato una marcia di avvicinamento che andava avanti da tempo,

Questo strappo rende impossibile ogni alleanza con i 5 Stelle. La rottura sulla fiducia al governo rende impossibile l’alleanza». Lo dice il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini a proposito dei rapporti tra Pd e M5s. «Credo – dice – che saranno sostanzialmente una sfida tra chi ha difeso Draghi e chi invece ha buttato tutto a mare. Si svolgeranno secondo uno schema temporaneo ma un po’ diverso rispetto alla normalità». 

«Io rivendico quello che abbiamo fatto in questi anni – aggiunge – Non solo perché l’alleanza con M5s e la nascita del governo nel 2019 hanno impedito che Salvini prendesse in mano il Paese – e non oso immaginare che sarebbe successo con la pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina – ma anche perché sapevamo che quel percorso avrebbe aiutato l’evoluzione dei 5 stelle. E un’evoluzione c’è stata. Come dimostra l’esperienza di governo con il M5S e come testimonia la strada intrapresa da alcuni di loro, a cominciare da Di Maio, e il travaglio dei ministri e di tanti deputati che avrebbero votato la fiducia. Purtroppo questo percorso è stato interrotto drasticamente da Conte, e me ne dispiace»

Secondo Franceschini il confronto sarà tra «le forze e le persone che hanno votato la fiducia, o che l’avrebbero votata alla Camera, un campo che si compone intorno al Pd, poi con il partito decideremo come e dall’altra chi ha affossato Draghi. Tra chi lo ha difeso ci sono forze e personalità diverse che potranno stare insieme in un rassemblement elettorale, non improvvisato per vincere nei collegi uninominali».

 «Non voglio coinvolgere Draghi – prosegue – perché so che non ha nessuna intenzione di fare un percorso politico e noi non lo tireremo per la giacchetta».

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