Che fine farà il campo largo? «Credo che il Pd si stia rendendo conto che il campo largo esce duramente segnato da questa crisi di governo. E se confermasse il patto d’acciaio con il M5S alle elezioni, vorrebbe dire che non prova nemmeno a entrare in partita: come fa Letta a fare campagna elettorale accanto a Conte dopo quello che è successo questi giorni?».
Lo ha detto il segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, a Radio Radicale.
«E se la ragione politica del patto tra Pd e M5s mi sembra autolesionista, la ragione aritmetica – sottolinea il segretario di +Europa – mi sembra difficilmente sostenibile: le scorse amministrative hanno dimostrato che il centrosinistra, dove ha vinto, lo ha fatto certamente non grazie al M5s. La proposta di +Europa e Azione in molti casi ha saputo arrivare a doppia cifra”.
Ha poi continuato: “Anche da un punto di vista numerico, dunque, la scelta del Pd di una alleanza privilegiata e pregiudiziale con il M5s è un calcolo poco lungimirante, persino se si dovesse andare a votare con il Rosatellum. Inoltre, la forza alternativa ai sovranisti di Salvini e Meloni si sviluppa nelle città, dove ci sono collegi contendibili, dove il centrodestra si può battere e dove – ha concluso Della Vedova – la federazione +Europa e Azione prenderà più voti dei grillini».
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