Cittadinanza, il sindaco di Rimini di origini iraniane: "No allo Ius Soli, sì allo Ius Scholae"
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Cittadinanza, il sindaco di Rimini di origini iraniane: "No allo Ius Soli, sì allo Ius Scholae"

“Ho un approccio più pragmatico rispetto a chi alza bandiere ideologiche. Lo Ius Soli stile americano, vale a dire l'attribuzione della cittadinanza a tutti coloro che nascono su suolo italiano, lo reputo sbagliato».

Cittadinanza, il sindaco di Rimini di origini iraniane: "No allo Ius Soli, sì allo Ius Scholae"
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5 Luglio 2022 - 19.08


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Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, nato da padre iraniano e madre italiana ed eletto col centrosinistra, in un’intervista a Repubblica ha spiegato la sua particolare posizione in tema di ottenimento della cittadinanza. 

“Ho un approccio più pragmatico rispetto a chi alza bandiere ideologiche. Lo Ius Soli stile americano, vale a dire l’attribuzione della cittadinanza a tutti coloro che nascono su suolo italiano, lo reputo sbagliato».

Commentando la modifica dello statuto voluta a Bologna da Matteo Lepore con la cittadinanza onoraria ai figli di stranieri, Sadegholvaad dice di capire lo spirito con cui il suo collega lo ha fatto. «Chi vuole lo Ius Soli chiaramente lo fa in uno spirito di integrazione. 

Questa norma, però, rischia di creare paradossi. Ad esempio con lo Ius Soli c’è il rischio che un bambino che nasce casualmente in Italia e che dopo un mese se ne va perché i genitori hanno deciso di stabilirsi in un altro Paese europeo sarà `italiano´ per sempre». Il sindaco di Rimini allora insiste sullo Ius Scholae e per l’approvazione della proposta di legge che il segretario Pd Enrico Letta sta spingendo alla Camera. 

“Sono d’accordo che lo Ius Scholae vada approvato, perché il tema oggi è che l’Italia ha un problema con gli immigrati di seconda generazione. Io sono nato italiano, perché mia mamma era italiana, ma per tanti anni sono stato quello col cognome strano. La prima volta che fecero l’appello, a scuola, i miei compagni si misero a ridere. E tuttavia non sono mai stato discriminato, perché nella scuola si è realizzata la mia integrazione”.

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