Provenzano: "Il Pd sia il partito del cambiamento per abbattere le disuguaglianze"
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Provenzano: "Il Pd sia il partito del cambiamento per abbattere le disuguaglianze"

Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico, a Radio Immagina, la web radio del Pd.

Provenzano: "Il Pd sia il partito del cambiamento per abbattere le disuguaglianze"
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18 Maggio 2022 - 18.30


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Bisogna agire adesso, oggi, subito per contrastare le drammatiche conseguenze economiche e sociali della guerra di Putin contro l’Ucraina. Non possiamo permetterci ulteriori squilibri, ulteriori divari, in una parola, un aumento di disuguaglianze gia’ insopportabili».

Lo ha detto Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico, a Radio Immagina, la web radio del Pd. «Il governo si è mosso bene in questo senso e la direzione del Pd di ieri è stata un appuntamento importante. Abbiamo la bussola che ci orienterà da qui alle elezioni politiche e un’unita’ di intenti di tutto il partito sulla linea del segretario Letta», ha aggiunto Provenzano.

«E’ apparso ancora una volta chiaro, infatti, che questo è il governo che il Pd sostiene con lealtà è il governo che deve attuare il Pnrr e, insieme, lavorare su quelle misure economiche e sociali per affrontare il pericolo di una stagnazione che aumenterebbe ancor di più le disuguaglianze».

«E’ altrettanto evidente che questa non è la nostra maggioranza – ha proseguito Provenzano -. Per attuare altre incisive e coraggiose proposte di cambiamento nel segno della giustizia ambientale e della giustizia sociale, come ho detto anche in direzione, abbiamo bisogno di un governo progressista. Ecco perchéi nostri sforzi devono ora concentrarsi sulla costruzione di proposte politiche e di alleanze chiare. Dopo anni di recessione, pandemia, guerra, dobbiamo avere più diritti e più giustizia: diritti umani, diritti sociali, diritti civili e ambientali senza lasciarne nessuno indietro».

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«La funzione del Pd non è quella di essere esclusivamente il partito della stabilità. La stabilità certo è un valore ma da sola non basta. Non risponde infatti ai bisogni di milioni di persone che vivono una nuova questione sociale sulla loro pelle. E la stabilità non basta a rispondere alla voglia di cambiamento di coloro che presidiano la frontiera dell’innovazione, spesso non rappresentati dalla politica. Per questo il Pd ha bisogno di diventare il partito del cambiamento. E lo dobbiamo fare, forti di questa nostra identità, con le forze che condividono un orizzonte progressista. Con una forte connotazione sociale di contrasto al disagio e a vecchie e nuove disuguaglianze possiamo sconfiggere una destra che nel nostro Paese e’ nazionalista, reazionaria e populista».

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