Una critica nella da parte di Bersani a DiMartedì. Sì agli aiuti militari per aiutare l’Ucraina a resistere e a poter trattare senza essere travolta, no alla guerra intesa come sopraffazione dell’avversario e che – nel caso specifico – debba essere combattuta fino alla fine senza mettere il negoziato in primo piano.
Ha detto Bersani: “Se prima pensavamo di aiutare un paese aggredito per arrivare ad un compromesso ora pare si debba fare la guerra fino ad avere un vincitore e un vinto. l’Europa si deve dare una regolata perché non si sente più la parola negoziato”
E ha poi aggiunto: “C’è un aggressore c’è un aggredito che ha deciso di resistere, abbiamo deciso di aiutare perché un’Ucraina in piedi fosse in condizione di negoziare; a poco a poco si è presa un’altra piega, non si sente più la parola negoziare”. E una critica severa a Borrell.