Il sindaco di Bergamo, Gori: "Durante la pandemia i russi ci aiutarono, ma non per generosità"
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Il sindaco di Bergamo, Gori: "Durante la pandemia i russi ci aiutarono, ma non per generosità"

Il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori è tornato sul sostegno russo durante la crisi pandemica: "Trenta medici lavorarono in Fiera, ma mi chiedo quali fossero i veri obiettivi dei russi. Per il vaccino Sputnik campioni di virus prelevati in Italia"

Il sindaco di Bergamo, Gori: "Durante la pandemia i russi ci aiutarono, ma non per generosità"
Giorgio Gori
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21 Marzo 2022 - 10.32


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Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, rivaluta, alla luce delle minacce arrivate al ministro Guerini, la bontà dell’aiuto fornito dai russi durante la pandemia. Trenta medici che lavorarono per l’apertura dell’ospedale alla Fiera, ma per il primo cittadino di Bergamo, “è giusto chiedersi quali fossero i loro reali obiettivi“. Lo sostiene in una intervista al Corriere della Sera Giorgio Gori, ricordando quanto accaduto nel 2020.

“Eravamo in grande difficoltà. L’apertura dell’ospedale alla Fiera di Bergamo venne inizialmente rinviata per il ‘bidone’ dei medici promessi e mai inviati dai cinesi”, spiega. “Dell’arrivo dei russi qui abbiamo saputo all’ultimo, credo che su questo ci fosse stato un contatto tra Putin e Conte. Ricordo l’atmosfera sinistra di quella conferenza stampa, in cui i giornalisti non potevano rivolgersi ai militari”.

Gori non mette in dubbio l’utilità di quegli aiuti, “oltre ad aver sanificato le case di riposo, trenta medici lavorarono in Fiera e furono determinanti per il funzionamento di quell’ospedale”, ma “se guardiamo alla composizione di quel contingente russo, fatto solo in parte da medici, è giusto chiedersi quali fossero i loro reali obiettivi”, si interroga il sindaco di Bergamo.

Quando parlo di intelligence la intendo in senso scientifico: il vaccino Sputnik sarebbe stato sviluppato partendo da un campione di virus prelevato in Italia. Già questo basta per dubitare che la missione fosse dovuta a pura generosità. Aggiungiamo che la Russia ha usato quella missione per propaganda, sottolineando la supposta inefficienza dei Paesi Nato”.

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