Quirinale, Bruxelles: "Che la situazione attuale di stabilità in Italia continui, perché..."
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Quirinale, Bruxelles: "Che la situazione attuale di stabilità in Italia continui, perché..."

Ad affermarlo il commissario europeo per il Bilancio, Johannes Hahn, secondo cui con il governo Draghi "vediamo che ci sono molte rassicurazioni e c'è fiducia che i soldi del Recovery fund siano ben spesi".

Quirinale, Bruxelles: "Che la situazione attuale di stabilità in Italia continui, perché..."
Johannes Hahn, commissario europeo per il Bilanci
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25 Gennaio 2022 - 14.25


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Dopo la prima conta, da Montecitorio ieri è uscita la fumata nera: non c’è ancora il nome di chi ci sarà come capo di Stato nel dopo Mattarella. Nel frattempo Bruxelles osserva con attenzione l’elezione del presidente della Repubblica italiana e si augura che “la situazione attuale di stabilità continui”.

Lo ha affermato il commissario europeo per il Bilancio, Johannes Hahn, secondo cui con il governo Draghi “vediamo che ci sono molte rassicurazioni e c’è fiducia che i soldi del Recovery fund siano ben spesi”. “Non ho dubbi che gli oltre mille Grandi elettori incaricati siano pienamente consapevoli della posta in gioco”, evidenzia Hahn.

Il commissario austriaco ha spiegato che al momento “la ripresa in Italia e l’umore generale nella società sono piuttosto promettenti e luminosi. Auspichiamo che le cose restino così anche in futuro”. Questa opinione, prosegue, “è condivisa da tutti in Europa e anche oltre, perché l’Italia è uno dei nostri Stati membri più importanti e tutti sono felici di questi sviluppi positivi”.

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Il monito all’Italia sulla spesa corrente: “Misure di supporto siano temporanee”
Se, per le istituzioni europee, la situazione politica italiana, da un lato, sia rassicurante, dall’altro la situazione economica è fortemente squilibrata a causa del debito pubblico che l’Italia possiede. Alle parole di Hahn infatti si aggiungono quelle del commissario Ue Valdis Dombrovskis che ha inviato “una nota di cautela” a quegli Stati come l’Italia (in particolare, Lituania e Lettonia) che hanno aumentato la loro spesa corrente: a oggi nel Belpaese è dell’1,5% del Pil. “La nostra posizione è assicurare che le misure di supporto siano temporanee e mirate e che non lascino un onore permanente sulle finanze pubbliche e ciò particolarmente rilevante per gli Stati membri fortemente indebitati”, osserva Dombrovskis.

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