Cassese: "Mattarella, come Einaudi, deve essere un punto di riferimento per i futuri Presidenti"
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Cassese: "Mattarella, come Einaudi, deve essere un punto di riferimento per i futuri Presidenti"

Sulla corsa al Quirinale parla il professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa e giudice emerito della Corte Costituzionale

Cassese: "Mattarella, come Einaudi, deve essere un punto di riferimento per i futuri Presidenti"
Sabino Cassese
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17 Gennaio 2022 - 11.56


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di Antonello Sette

Professor Cassese, per le elezioni del Presidente della Repubblica si è passati da uno sfrenato Totoquirinale al solo nome di Silvio Berlusconi. Il centrodestra sostiene che la sua elezione rappresenterebbe un passaggio fondamentale per una riappacificazione nazionale. Il centrosinistra pensa, al contrario, che sarebbe un boomerang ultradivisivo. Quale è la sua opinione?

La procedura di elezione non prevede che si avanzino formali candidature, spiega il giudice emerito della Corte Costituzionale rispondendo a SprayNews.Di queste discutono le forze politiche riservatamente. L’attuale decisione è più difficile di quelle precedenti perché le forze politiche sono più frammentate che in passato. Questo spiega anche l’eccezionale interesse dei “media”. Le proposte che si fanno in questa fase non sono vere e proprie candidature. L’esperienza dimostra che sono destinate a non avere successo.

Berlusconi Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura configurerebbe un colossale conflitto di interessi?

Come il presidente Ciampi ha notato in passato, il leader di Forza Italia non ha seguito il suggerimento, che lui gli aveva dato, di risolvere in radice il problema

Come arriva la nostra classe politica a queste elezioni?

Come ho detto, con il massimo di frammentazione. Considerato che è il presidente della Repubblica che deve poi suggerire il modo di mettere insieme i frammenti per la formazione dei governi, ora la scelta del presidente attira maggiore attenzione. E’ un fenomeno che non si presenta in Germania, dove la frammentazione è minore e sono le stesse forze politiche che si danno carico delle alleanze da stabilire, e c’è l’istituto della sfiducia costruttiva, secondo il quale si fa cadere un governo quando ce n’è uno di ricambio.

Il garbato decisionismo di Sergio Mattarella può rappresentare un modello per il futuro?

Lo è certamente, come lo è stato quello di Einaudi. 

Lei ha detto che al Quirinale non ci si candida e non si rifiuta. Potrebbe quindi essere rieletto Mattarella?

Il presidente ha più volte detto e fatto capire di aver terminato il suo mandato e che non cerca un nuovo mandato, come ha fatto qualche presidente – ad esempio, Pertini – in passato.

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