Maurizio Costanzo ha parlato del ddl Zan: "Dovremo aspettare altri sei mesi per essere un po' più civili"
Top

Maurizio Costanzo ha parlato del ddl Zan: "Dovremo aspettare altri sei mesi per essere un po' più civili"

Il conduttore: ''Caro Presidente Mattarella, nell'ultimo periodo della sua presidenza si renda conto di quanto incivile è questo Paese''

Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo
Preroll

globalist Modifica articolo

29 Ottobre 2021 - 07.56


ATF

La sconfitta del ddl Zan al Senato, con tanto di applausi della destra dopo l’esito infausto, ha attirato lo sdegno dell’opinione pubblica e di molti personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo. Maurizio Costanzo, durante la puntata di ieri sera di ‘Facciamo finta che’, il programma che conduce su R101 con Carlotta Quadri, ha commentato l’affossamento del disegno di legge.
“Avevamo questo disegno di legge Zan che afferma che ognuno può amare chi gli pare e non deve essere insultato, bullizzato, svilito perché è una donna che ama una donna, un uomo che ama un uomo. Io l’ho sempre pensata così ancor prima del deputato Zan. Siccome sono riusciti con i franchi tiratori – che se lo tirassero dove dico io – nel segreto dell’urna a far cadere questo disegno di legge, dovremo aspettare altri sei mesi per essere un po’ più civili”. 
Ha poi continuato appellandosi al Presidente della Repubblica: ”Caro Presidente Mattarella, nell’ultimo periodo della sua presidenza si renda conto di quanto incivile è questo Paese”, ha aggiunto Costanzo- Che ha poi raccontato la sua esperienza contro l’omofobia: ”Quando io nel 1982 ho cominciato il Costanzo Show la prima ospite era Eva Robin’s. Io spiegai com’era e cioè dalla cintola in su donna e dalla cintola in giù uomo e Paolo Villaggio che era ospite disse subito che era innamorato perdutamente di Eva Robin’s. Umberto Bindi dichiarò da me la sua omosessualità piangendo, lo ricorderò finché campo”. “Io finché continuerò a fare il Costanzo Show continuerò a dire queste cose, ed è proprio questo che mi ha portato un sacco di giovani che seguono il programma, che seguono la modernità”, ha concluso.

Native

Articoli correlati