Il costituzionalista Azzariti: "Il governo può sciogliere un gruppo fascista"
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Il costituzionalista Azzariti: "Il governo può sciogliere un gruppo fascista"

Il docente presso la Sapienza: "I presupposti sono contenuti nella legge Scelba, che contempla due diverse ipotesi..."

Gaetano Azzariti, costituzionalista e docente alla Sapienza
Gaetano Azzariti, costituzionalista e docente alla Sapienza
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12 Ottobre 2021 - 11.37


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L’assedio ad un organo dello Stato è un qualcosa di gravissimo che va oltre atti manifestativi. E’ un tentativo criminale di potere. Dopo che una sfilza di esponenti di destra e sinistra hanno resono noto il proprio disprezzo verso l’attacco alla Cgil, da parte di Forza Nuova, anche il costituzionalista Gaetano Azzariti, docente alla Sapienza in una intervista ha detto la sua.
“Mi pare che ci siano i presupposti normativi affinché il governo sciolga per decreto i movimenti neofascisti che si siano resi responsabili di atti di violenza”.
I presupposti – ha spiegato – sono “contenuti nella legge Scelba, che contempla due diverse ipotesi. La prima, quella ordinaria, ricorre quando lo scioglimento venga disposto dal ministro dell`Interno, sentito il Consiglio dei ministri, a seguito di una sentenza da cui risulti accertata la riorganizzazione del partito fascista. Accadde negli anni 70, quando vennero sciolti prima Ordine Nuovo e poi Avanguardia nazionale”.
E la seconda ipotesi è “prevista dalla seconda parte dell`art.3, finora mai utilizzata: per sciogliere non c`è bisogno di una sentenza, ma il governo può intervenire per decreto legge nei “casi straordinari di necessità e urgenza”, cioè quando si capisca che c`è un pericolo imminente”.
L`assalto alla Cgil e le infiltrazioni neofasciste delle proteste di piazza configurano un caso straordinario? “Nel dettato della legge Scelba c`è un`indicazione molto chiara: sono passibili di scioglimento i movimenti che perseguano finalità anti-democratiche proprie del partito fascista, usando la violenza quale metodo di lotta politica. Ora la considerazione da fare è se le aggressioni di sabato nei confronti del più grande sindacato italiano, nonché i tentativi di assalto alla sede del governo, rientrino o meno in questa fattispecie: se cioè dimostrino — visti anche i precedenti di Forza Nuova — che tale organizzazione siispira al fascismo e usa la violenza quale metodo di lotta politica. Se la risposta fosse affermativa – conclude Azzariti – l`iniziativa del governo sarebbe più che legittima”.

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