Dai fascisti di Forza Nuova minacce di nuove violenze: "La rivoluzione popolare si non fermerà"
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Dai fascisti di Forza Nuova minacce di nuove violenze: "La rivoluzione popolare si non fermerà"

Parole eversive dall'organizzazione di seguaci di Mussolini: "Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l'entrata in vigore delle norme sul Green pass, ma ora la musica è cambiata"

I fascisti Castellino e Fiore
I fascisti Castellino e Fiore
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10 Ottobre 2021 - 19.12


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Fascisti, pericolosi da scegliere immediatamente. Eversori fascisti.

“Da lunedì, dal 15 ottobre, e fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi”.
 Lo affermano in un comunicato gli esponenti di Forza Nuova. Commentando gli arresti nel movimento di estrema destra dopo i disordini a Roma, aggiungono: “La giornata di sabato fa da spartiacque tra vecchio e nuovo. Il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro”.

“Nemmeno lo scioglimento di Fn può invertire la rotta”

“Non è certo arrestando alcuni nostri dirigenti che il sistema impaurito e nervoso potrà fermarlo. Nemmeno lo scioglimento di Fn potrebbe invertire la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane”, si legge ancora nel comunicato firmato dai militanti di Forza Nuova Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo e Stefano Saija.

“Il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro”

“Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l’entrata in vigore delle norme sul Green pass, ma ora la musica è cambiata e il direttore d’orchestra e compositore è solo il popolo in lotta che ha deciso di alzare il livello dello scontro”, proseguono. 

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L’attacco alla sede della Cgil Riguardo all’attacco alla sede della Cgil, il movimento sottolinea che la gente è costretta “a difendersi dalla ferocia unanime di chi dovrebbe rappresentarlo, l’attacco alla Cgil rientra perfettamente in questo quadro analitico”.

E ancora: “Danno la croce addosso ad un movimento politico che non rappresenta che una piccolissima componente delle centinaia di migliaia di italiani esasperati. Dell’antifascismo, e con esso delle vecchie categorie ideologiche del secolo scorso, al popolo attaccato con violenza e ferocia inaudite dal regime non interessa nulla”. 

 

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