Il Pd sul filo-fascismo di Durigon: "Dovrebbe chiedere scusa"
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Il Pd sul filo-fascismo di Durigon: "Dovrebbe chiedere scusa"

I democratici del Lazio contestano duramente la proposta di revocare l'intitolazione di un parco di Latina a Falcone s Borsellino per darla a Arnaldo Mussolini

Alessandro Cozzolino, membro della segreteria del Pd Lazio
Alessandro Cozzolino, membro della segreteria del Pd Lazio
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6 Agosto 2021 - 18.15


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Le ferme condanne per la scandalosa proposta di Durigon arrivano da ogni parte politica, sia locale che nazionale, tranne che dagli estremisti e filo-fascisti della lega, che ancora non hanno condannato l’accaduto.

”Cancellare dal parco centrale di Latina i nomi di due eroi della Nazione come Falcone e Borsellino per fare posto a quello del gerarca fascista Arnaldo Mussolini fratello del Duce. Ecco la priorità della destra nel capoluogo pontino in vista delle prossime amministrative. Una volontà esplicitata, fatto ancora più grave, da un rappresentate delle istituzioni in occasione di un evento pubblico”.

Lo scrive in un comunicato Alessandro Cozzolino, membro della segreteria del Pd Lazio.

”La verità – prosegue – è che la dichiarazione infelice di Durigon, che dovrebbe chiedere scusa per questa esternazione, tenta solo di celare la totale mancanza di unità e di programmi della destra a Latina. Nelle ultime ore abbiamo avuto riprova di questo fatto con l’annuncio della candidatura a sindaco di Vincenzo Zaccheo. Una destra che in cinque anni non è stata in grado di costruire un volto nuovo e un’alternativa credibile e che ci fa ripiombare nel passato che ha prodotto le nefandezze e i debiti che ancora oggi stiamo pagando, come la metropolitana della quale si ricordano solo i vagoni in piazza del popolo, le terme, i progetti faraonici di un porto irrealizzabile, o la stagione delle spese folli delle partecipate”.

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“Per non parlare del ridicolo che sta nel fatto che molti di coloro che sfiduciarono l’ex sindaco Zaccheo lo avranno come candidato calato dai leader nazionali perché nemmeno sul capo della coalizione partiti che non hanno mai smesso di litigare sono stati in grado di trovare una sintesi. I cittadini di Latina però ricordano bene dove la destra ci ha lasciato cinque anni fa. Una città abbandonata a se stessa, una destra che aveva sfiduciato due sindaci (proprio Zaccheo e Di Giorgi) e che oggi è rimasta lì dove l’abbiamo lasciata. Senza idee per la città, litigiosa e senza una classe dirigente in grado di governare la seconda città del Lazio”, conclude Cozzolino.

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