Il ritorno di Conte: "Con Renzi in maggioranza non sono mai stato sereno"
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Il ritorno di Conte: "Con Renzi in maggioranza non sono mai stato sereno"

Il leader in pectore del M5s assicura: "Ci sono differenze ma cammineremo insieme con il Pd"

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte
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8 Giugno 2021 - 19.42


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Giuseppe Conte non è “mai stato sereno” da presidente del Consiglio. Il leader M5s, parlando a ‘DiMartedì’, ha risponsto così quando gli è stato chiesto come abbia fatto a fidarsi di Matteo Renzi. “Io non sono mai stato sereno”.
Un premier in piena pandemia non può essere sereno. Se poi lui ha avuto un’agenda personale, partitica, diversa da quella del governo sono fatti suoi”.
Riformare la Costituzione
Giuseppe Conte proporrà agli altri leader di partito di “ragionare su una riforma costituzionale” perché non è possibile che il sistema sia in balia di “forze con il 2%, il 3%”. 
Parlando a ‘DiMartedì’, Conte ha spiegato: “Quando mi insedierò proporrò agli altri leader di ragionare su una riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema.
Non è possibile che il sistema-Italia sia affidato al singolo personalismo, alla forza del 2%, del 3%”.
Cammino insieme con il Pd
“Ci sono delle differenze col Pd, perché noi avremo una chiara identità. Ci saranno punti di incontro e di divergenza. Sicuramente col Pd avremo la possibilità di dialogare costantemente e ritrovarci sempre a costruire un cammino che speriamo di intensificare in direzione comune”
Continuerò a lavorare sempre per il bene degli italiani
“Attribuirmi un consenso per un’estraneità mia alla politica è curioso. Io sono totalmente immerso da tre anni nella politica. E continuerò a lavorare sempre per il bene degli italiani. Sotto altra veste ma l’obiettivo è sempre quello”.
Così l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte a ‘di Martedì’ su La7, dove ha annunciato la pubblicazione di “tutti i discorsi politici fatti nel Conte 1 e 2 e vi sorprenderete ma c’è una continuità. Nel Conte 1 la mia voce è stata meno sonora ma io non sono cambiato, non ho cambiato registro”.
La bussola, insiste Conte, è “il bene degli italiani” e in nome di questo, “col nuovo M5S non ci saranno più no pregiudiziali”. Compreso il confronto “anche con Salvini e Meloni sulle proposte”.
Il perimetro è vasto, dice Conte, “noi parleremo anche all’elettorato moderato, la riduzione delle tasse è un mio pallino da sempre”.
E “venire incontro alle piccole e medie imprese, agli autonomi, è il mio obiettivo”, ha aggiunto.
Il video

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