Minniti: "A Napoli un attacco eversivo di gruppi organizzati"
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Minniti: "A Napoli un attacco eversivo di gruppi organizzati"

L'ex ministro dell'Interno: "Commercianti spaventati, malavita e fascisti, sono le prove tecniche di un attacco che incrocia la rabbia sociale"

Marco Minniti
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25 Ottobre 2020 - 09.36


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Intervistato da “Repubblica”, l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti ha espresso la sua opinione a proposito del corteo sfociato in violenza nella città partenopea: “Cosa è successo l’altra sera a Napoli? È stato un attacco eversivo. Quando dei gruppi organizzati assaltano proditoriamente le forze di polizia è già in sé drammatico. Se poi questo avviene in una fase di emergenza estrema c’è una sola parola per descrivere l’accaduto: eversione”.

Minniti si dice preoccupato per la situazione del Mezzogiorno: “Il Sud rischia di trasformarsi in una polveriera sociale? Sì, con rischi enormi per l’ordine pubblico. Dobbiamo evitare assolutamente che le mafie cavalchino la tensione esistente, alimentando da un lato il malcontento, e dall’altro sostituendosi alle istituzioni, facendosi in maniera distorta Stato. È quello che già sta avvenendo? Penso che siamo molto vicini all’allarme rosso”.

A Napoli sfilavano commercianti spaventati dal futuro, malavita, i fascisti di Forza Nuova. E a questo mix il centro sociale di estrema sinistra Askatasuna ha dato il suo avallo in un comunicato. “Sono le prove tecniche di quello che può diventare un disegno eversivo, proprio perché si incrocia con la rabbia sociale. Capisco l’angoscia del ristoratore che si vede dimezzare gli introiti per il coprifuoco, e dico che va risarcito immediatamente, altrimenti i conti del patto che lo Stato fa con lui per tenere a bada la pandemia non tornano. Il punto è che il coprifuoco lo decide la Regione, ma il risarcimento lo deve dare lo Stato. E qui esplode la contraddizione”.

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Su una nuova chiusura generalizzata dice: “L’Italia può permettersi un secondo lockdown? No, non è possibile, temo. Ma si deve anche uscire dall’alternativa del diavolo tra la tutela della salute e la tutela dell’economia”.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno condannato le violenze, ma hanno anche detto che bisogna comprendere la disperazione dei commercianti. “Mi auguro che non ci sia nessuna sottovalutazione di quanto è accaduto. Nessuno strizzi l’occhio a questi delinquenti. C’è però bisogno di un luogo deciso formalmente che consenta una comune assunzione di responsabilità tra maggioranza e opposizione”.

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