Scuole chiuse: il pasticcio del Governo rivela seri problemi di comunicazione in tempo di emergenza
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Scuole chiuse: il pasticcio del Governo rivela seri problemi di comunicazione in tempo di emergenza

Dopo l'iniziale conferma, è arrivata subito la smentita, lasciando l'Italia col fiato sospeso: le famiglie italiane devono sapere se i figli devono rimanere a casa o meno.

Il premier Conte e la Ministra Azzolina
Il premier Conte e la Ministra Azzolina
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4 Marzo 2020 - 17.59


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Il Coronavirus sta rappresentando non solo una crisi sanitaria, anche se quell’aspettop è di certo il più drammatico. Anche il ruolo fondamentale della comunicazione e dell’informazione è attraversato da una crisi non indifferente, che ha a che fare sia con le accuse – in alcuni casi fondate – sia con la mancanza di chiarezza sull’entità dell’emergenza. 
Questo pomeriggio si è assistito a un brutto pasticcio comunicativo, che ha riguardato Palazzo Chigi e i giornalisti: alle 14 la Presidenza del Consiglio ha annunciato la chiusura delle scuole a partire da domani fino al 15 marzo. Viviamo nel 2020, in un mondo iperconnesso, e le notizie viaggiano veloci. E una notizia importante come questa viene immediatamente comunicata dai giornalisti alle redazioni, a volte senza nemmeno questa intermediazioni, e sono di dominio pubblico pochi minuti dopo l’annuncio. 
Peccato però che mentre i giornali di tutta Italia riportavano la notizia, la Ministra dell’Istruzione Azzolina smentiva: non è stato deciso nulla, manca l’approfondimento del comitato tecnico scientifico e l’ufficialità verrà data nel pomeriggio. Cosa che poi è successo, almeno 4 ore dopo. 
È stato un pasticcio non da poco, anche perché in questi tempi la fiducia nell’informazione e nella classe politica deve essere massima. Sarebbe opportuno che a Palazzo Chigi si rivedesse la catena delle informazioni, da dove parte e a chi è affidata. E correre ai rimedi. Senza contare che in questo modo il Governo dà una facile sponda alle opposizioni: non si può del tutto dare torto a Giorgia Meloni, che scrive su twitter: “Sull’emergenza Coronavirus il Governo sta facendo impazzire gli italiani con la sua comunicazione schizofrenica che genera confusione e incertezza. Il caso delle università e delle scuole chiuse è l’ultimo esempio. Serve più serietà, lavorando di più e comunicando meno ma meglio. Fratelli d’Italia chiede al Governo di fare chiarezza e autorizzare una sola persona a parlare e dare informazioni. In questa drammatica situazione non possiamo permetterci la corsa alla visibilità di qualcuno e le devastanti conseguenze che ne derivano”. 
Non è molto distante da quello che scrive Michele Anzaldi, di Italia Viva: “Il Governo chiarisca subito alle famiglie sulla chiusura delle scuole, non si possono lasciare i cittadini nell’incertezza in questa maniera. La gestione della comunicazione da parte di Palazzo Chigi ancora una volta si è rivelata disastrosa”.

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