Prodi: se dopo le primarie del Pd continuassero le liti sarebbe un suicidio"
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Prodi: se dopo le primarie del Pd continuassero le liti sarebbe un suicidio"

L'ex premier invita al voto "E' semplice. L'Italia non va bene, i due partiti di governo non fanno altro che litigare e ci hanno diviso da tutti gli altri amici europei".

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28 Febbraio 2019 - 13.46


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“Dobbiamo andare in tanti a votare, per dare forza, per dare sicurezza a colui che sarà eletto nuovo segretario del Pd. E lui certamente sarà in grado di scegliere le persone che portino finalmente verso il cambiamento”. E’ l’appello rivolto in un videomessaggio da Romano Prodi in vista delle primarie di domenica. Perché andare a votare? “E’ semplice. L’Italia non va bene, i due partiti di governo non fanno altro che litigare e ci hanno diviso da tutti gli altri amici europei”.
“Adesso si è visto dalle ultime elezioni che l’unica alternativa, l’unico cambiamento può essere dato dal Pd”, prosegue l’ex premier. “Il Pd – dice – ha tardato troppo a fare il congresso, ma adesso finalmente ci siamo. E dobbiamo riunirci per poter cambiare la situazione politica del Paese”.
Un suicidio continuare a litigare
”Se dopo le primarie del Pd tornassero divisioni e conflitti interni? Se qualcuno ha il desiderio di suicidarsi lo faccia. Nessuno impedisce a una persona di fare male a se stesso, è nella natura umana. Di fronte a una situazione così grave urge preparare una valida alternativa”. Lo ha detto Romano Prodi in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
”Bisogna cambiare strada -ha aggiunto Prodi- e il Pd è l’unica opposizione che se pur debole ha una certa forza. Penso che sia doveroso rafforzare il Partito democratico andando a votare alle Primarie. Sarebbe un primo passo utile per camminare in questa direzione. Con un elevato numero di partecipanti, chi dovesse vincere avrà sicuramente più forza. Potrà fare anche delle scelte dure, avere la forza di cambiare le persone e rinnovare il partito. Andare a votare significa affrettare il cambiamento dell’Italia”, ha concluso l’ex premier.

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