Pressioni sui dissidenti M5s, De Falco replica alle 'sciocchezze' di Buffagni
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Pressioni sui dissidenti M5s, De Falco replica alle 'sciocchezze' di Buffagni

Il drappello di parlamentari grillini che si oppone alla fascistizzazione dell'Italia sotto il fuoco incrociato di dirigenti e troll. Ma al momento non arretrano

Paola Nugnes
Paola Nugnes
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5 Novembre 2018 - 16.58


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I dissidenti non cedono alla fascistizzazione del movimento 5 stelle. Mentre tutti, a cominciare dalla ‘sciamannata’ vice-presidente del Senato Paola Taverna, ossia la sedicente anima popolare, tacciono per non perdere i privilegi e correre il rischio a tornare a casa.
Nugnes e Montero: non votano il dl Salvini

Non si può “far diventare un caso una cosa che, in Parlamento, è invece di routine”. Così la senatrice dissidente del Movimento 5 Stelle Paola Nugnes ha confermato di non voler votare la fiducia al decreto sicurezza.
L’orientamento, da quanto emerge anche da un altro senatore del M5s Matteo Mantero, dovrebbe essere quello di uscire dall’Aula visto che i senatori dissidenti lo sono con il provvedimento specifico e non con il governo. E lo conferma anche Nugnes che, parlando con i giornalisti poco prima di rientrare in Aula per la ripresa della discussione, ha affermato: “Sono contraria allo specifico provvedimento e non alle politiche del governo e sono pronta a votare la fiducia, in futuro, sugli altri provvedimenti ma – ha aggiunto – non posso essere d’accordo in fede e scienza con un provvedimento che alla fine creerà più irregolarità e più disagio sociale e che sicuramente è stato valutato male rispetto agli obiettivi che si voleva raggiungere”.
De Falco replica alle bordate di Buffagni

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“La replica non esiste. Ho sempre assunto su di me le responsabilità del mio ruolo in ogni momento, e le responsabilità del mio ruolo non le decide Buffagni”. A Radio Capital il senatore del M5S Gregorio De Falco risponde così al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni: “Se un genio si sente più illuminato degli altri, evidentemente non riesce a far parte di una comunità”, ha detto Buffagni.

“Che faccio, commento ‘ste sciocchezze? Non voglio scendere a quei livelli, proprio per rispetto della mia storia, del mio nome e del futuro che deve avere la dialettica politica. Per rispetto all’intelligenza di tutti, non voglio commentare questa roba”, aggiunge De Falco.

“Io non ho presentato 80 emendamenti. Questa è gente che parla senza sapere di che cosa sta parlando, con una superficialità che è essa stessa criminale”. Sul voto di fiducia, De Falco dice: “Spero ancora che il provvedimento in aula possa essere all’ultimo migliorato. Nel caso in cui dovesse essere posta la fiducia, valuterò la situazione. A quel punto la fiducia non si riferisce più al provvedimento ma al governo. Se su questo provvedimento può cadere il governo? Non lo so. Chi pone la fiducia pone in discussione, non io”.

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