L'Anpi solidarizza con Mattarella: coperti di insulti dagli squadristi del web
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L'Anpi solidarizza con Mattarella: coperti di insulti dagli squadristi del web

L'associazione nazionale partigiani finisce nel mirino di odiatori e invasati. La replica: andiamo avanti con la Costituzione, la sua difesa e la sua limpida conoscenza

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28 Maggio 2018 - 19.50


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Mattarella in primis. Ma ovviamente l’orda fascioleghista e i manganellato del web grillini (i cui metodi sono noti perfino a Bannon ha prodotto uno tsunami di insulti e di volgarità che ha colpito chiunque osasse metter in dubbio il ‘verbo’ Salvini-Di Maio.
Così i fascisti ne hanno approfittato per tornare al loro bersaglio preferito, ossia l’Associazione nazionale partigiani che loro odiano come odiano tutto quello che ricordi il 25 aprile, la Liberazione e la Resistenza al nazi-fascismo da cui è scaturita la Costituzione.
Una vergogna in un paese nel quale sul web pare non esistere il codice penale al quale l’ampi ha reagito con un comunicato molto fermo:
È incredibile il grado di ignoranza e violenza verbale che caratterizza certi commenti al nostro post sulla dichiarazione della Presidente Carla Nespolo in merito alla nota crisi istituzionale. C’è una parte di Paese che va evidentemente e letteralmente rifondata sotto il profilo del confronto civile, c’è una parte di Paese che sembra aver perso i fondamentali della convivenza e del rispetto. Dobbiamo prenderne atto, continuando a svolgere il nostro dovere di memoria attiva. A quegli iscritti – se reali – che minacciano di strappare la tessera, o lo hanno fatto, rispondiamo che hanno capito ben poco del ruolo di questa Associazione, della sua storia, della sua autonomia e dunque è bene che indirizzino lo sguardo e l’impegno da qualche altra parte. Agli insulti ovviamente non rispondiamo. Risponde la miseria del “pensiero” che li fonda. Andiamo avanti con la Costituzione, la sua difesa e la sua limpida conoscenza.
Ovviamente all’Anpi la nostra solidarietà e l’ammirazione per il loro impegno.
La dichiarazione di Carla Napolo
Il Presidente della Repubblica ha rispettato i doveri affidatigli dalla Costituzione. La richiesta di metterlo in stato di accusa è perciò un atto grave e pericoloso perché può dare spazio a spinte eversive in una fase molto delicata della vita del Paese. Oggi c’è un vero e proprio allarme democratico. Faccio appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore la tenuta civile dell’Italia e la saldezza delle Istituzioni, a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro opzioni ideali e dalle loro scelte elettorali, alla massima unità a difesa della Repubblica antifascista e della Costituzione. L’Anpi esprime piena solidarietà al Presidente Mattarella.

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