Dopo l’avvertimento di Prodi, il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano interviene sulla questione della legge elettorale schierandosi tra le fila del fronte contrario alle elezioni anticipate. “Il voto anticpato è paradossale, è un colpo alla credibilità del Paese” e ancora “in tutte le democrazie si vota a scadenza naturale. Questa è una legge elettorale fatta da quattro leader per calcolo di convenienza”.
“Siamo di nuovo alle prese con il tema dell’instabilità di governo – spiega Napolitano in un convegno al Senato – e ciò è aggravato, sul piano dell’immagine e dei rapporti politici, dal prospettare, senza neppure offrire motivazioni appena sostenibili, ipotesi di date per elezioni anticipate, e, in conseguenza, per scadenze di governo e parlamentari, come la presentazione del bilancio dello Stato per il 2018. In tutti i paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale delle legislature: fare diversamente significa dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico-istituzionale del paese”.
“L’elemento d’incertezza da rimuovere è l’instabilità di governo – ha continuato l’ex capo dello stato – lo spettro dell’instabilità è riaffiorato subito dopo l’insediamento e il positivo avvio del governo Gentiloni: è da febbraio che hanno cominciato a inseguirsi voci e pressioni per elezioni anticipate “al più presto” e il rischio di un’ingiustificata e irragionevole precipitazione è stato evitato dal consolidarsi del consenso attorno al governo Gentiloni e dal fermo richiamo di Mattarella all’interesse generale e a una corretta prassi costituzionale”.
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