Veneto, anche la Moretti ha un omofobo in lista
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Veneto, anche la Moretti ha un omofobo in lista

Dopo Carlo Aveta in Campania spunta al nord l'ex leghista Santino Bozza. Che si vantava: a me i gay non piacciono, sono diversi. Purtroppo esistono.

Veneto, anche la Moretti ha un omofobo in lista
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8 Maggio 2015 - 15.09


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Ex leghisti e ex fascisti, storicamente omofobi, candidati nel segno del renzismo. Un PD che non lascia a casa nessuno quello delle regionali di maggio dal Veneto alla Campania.

In Veneto il Pd ha schierato Alessandra Moretti nella speranza di vincere sul territorio leghista, lacerato tra i lombardi di Salvini che sostengono il governatore uscente Luca Zaia e il veneto Flavio Tosi che va al voto da solo. Ma proprio tra candidati spunta anche il nome di Santino Bozza, per la lista “Uniti per il Progetto Veneto autonomo’. Ex consigliere regionale del Veneto della Lega Nord, Bozza è noto alle cronache per le sue uscite omofobe verso la comunità gay: “Da noi in Veneto si chiamano culattoni, non conosco la parola gay, io li chiamo culattoni. Gay è in inglese, io non conosco l’inglese. Qui in Veneto li chiamiamo culattoni. A me i gay non piacciono, se me li trovo vicino mi stacco di qualche metro. Sono diversi. Purtroppo esistono, sono malati, sbullonati”.

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La candidata Moretti, sommersa ieri dalle critiche si è così giustificata: “Bozza è candidato nella lista “Veneto Autonomo”, ma le posizioni sui diritti civili sono espresse dall’intera coalizione”. Stando a quanto dichiarato dall’eurodeputata saranno presentati lunedì i suoi impegni sul tema. Riecheggiano però parole dell’ex leghista sulle coppie omosessuali: “E se avessi avuto un figlio gay. Lo avrei curato, lo avrei portato anche a donne personalmente. Se avessi avuto una figlia donna, avrei fatto la stessa cosa, le avrei insegnato l’educazione sessuale”.

Una storia molto simile in Campania, dove a marciare contro i gay è il candidato al consiglio regionale in sostegno al candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, si chiama Carlo Aveta.
Anche De Luca minimizza la vicenda “Sciocchezze di Aveta ma una brava persona”.

Ovvio malumore tra la comunità LGBT, Flavio Romani, Presidente di Arcigay trova “inammissibile l’incompetenza con cui trattano un tema come l’omofobia ed è avvilente che due personaggi che aspirano a cariche pubbliche facciano spallucce davanti a prese di posizione che lacerano il tessuto sociale e offendono cittadine e cittadini”.

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Daniele Viotti, parlamentare europeo Pd, ha dichiarato: “Matteo Renzi deve intervenire, sia come segretario del Partito Democratico, sia come Presidente del Consiglio. Stare zitto su questo argomento vuol dire ledere la dignità di tutte le persone gay e lesbiche di questo paese, alla loro famiglie e a tutto l’elettorato laico e progressista di questo paese”.

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