Pdl contro Napolitano: ci ricatta
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Pdl contro Napolitano: ci ricatta

Il Capo dello Stato richiama le Quattro giornate di Napoli per invitare alla fiducia. Bondi attacca: atto di sfida e di ricatto. Intanto il Cav deposita la memoria difensiva.

Pdl contro Napolitano: ci ricatta
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28 Settembre 2013 - 11.38


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In queste ore di grande difficoltà per il Paese, con il rischio di una crisi di governo imminente, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha richiamato le gloriose “Quattro giornate di Napoli” per invitare alla fiducia.

«Quello che le Quattro Giornate hanno significato per l’esempio e l’impulso offerti alla riconquista dell’unità e dell’indipendenza nazionale ci devono dare convinta fiducia in quello che di qui può ancora avvenire – nelle critiche circostanze attuali e nell’incerto prospettarsi del futuro – alla causa comune dell’Italia e dell’Europa», ha spiegato il Presidente della repubblica prendendo la parola nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, a Napoli.

Contro Napolitano, e contro il premier Enrico Letta, si è scagliato stamani Sandro Bondi. «Già il fatto che presidente del Consiglio e presidente della Repubblica concordino una linea da seguire dopo il gesto etico e civile assunto dai parlamentari del Pdl, rappresenta un atto di sfida e di ricatto piuttosto che di rispetto e di comprensione di fronte a una testimonianza che avrebbe dovuto essere riconosciuta nelle sue motivazioni profondamente democratiche», ha dichiarato il coordinatore del Pdl. «L’iniziativa concordata di Napolitano e Letta è un’ulteriore umiliazione del popolo dei moderati».

Berlusconi deposita memoria difesa in giunta – Questa mattina Silvio Berlusconi ha depositato presso la segreteria della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato la propria memoria difensiva. Ne dà annuncio il presidente della giunta Dario Stefàno: «Spero che questa scelta del senatore Berlusconi possa servire a svelenire il clima», ha affermato.

«Presentare una memoria difensiva, nel rispetto dei termini regolamentari, mi auguro che indichi la scelta, nel solco della strada sinora tracciata e seguita nei lavori della Giunta delle elezioni e delle immunità, di tutelare le proprie ragioni nella sede istituzionale propria e nell’ambito delle prescritte procedure», ha detto in una nota Dario Stefano, presidente della giunta del Senato. «Ho chiesto e ottenuto dal Presidente Grasso – ha spiegato – l’autorizzazione alla diretta audio-video della seduta pubblica del 4 ottobre, anche perché le ragioni della difesa possano essere conosciute direttamente da tutti, dai cittadini e dalla stessa comunità dei giuristi». «Il mio auspicio – ha concluso il senatore di Sel – è che si possa proseguire a lavorare con serenità e con l’impegno responsabile di tutti, a partire da me quale Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari».

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