Cicchitto se la prende con Rodotà: non sa dosare il pensiero
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Cicchitto se la prende con Rodotà: non sa dosare il pensiero

L'esponente del Pdl se la prende col professore, reo di aver querelato Alfano che lo ha definito cattivo maestro alludendo agli ideologi delle Br negli Anni di piombo.

Cicchitto se la prende con Rodotà: non sa dosare il pensiero
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22 Settembre 2013 - 12.29


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“Rodotà avrebbe tutelato assai meglio la sua onorabilità se avesse misurato le parole e anche i pensieri sottostanti perché si è espresso con una inquietante ambiguità, piuttosto che adesso querelare Alfano. Anche questa querela di Rodotà è comunque una sorta di specchio dei tempi. Oramai in modo sempre più insistito alcune personalità politiche chiamano la magistratura ad arbitrare anche le polemiche politiche”. Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, entra a piedi uniti nella disputa dialettica che si è scatenata nei confronti di Stefano Rodotà, reo di aver definito le parole di sostegno e solidarietà contenute nel messaggio inviato venerdì dalle nuove Br al movimento No Tav “deprecabili, ma comprensibili”.

L’esponente del Centro destra, ex iscritto alla P2, che già a caldo aveva definito il giurista “romanziere e mistificatore”, getta benzina sul fuoco in seguito alla decisione del professore di querelare il vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Affermazioni gravissime – aveva detto Alfano. “Mi chiedo se non ci sia da temere per il ritorno dei cattivi maestri” ha aggiunto alludendo agli ideologi delle Br negli Anni di piombo. Evidentemente non sono bastate le numerose interviste apparse sui quotidiani nazionali nelle quali Rodotà ha spiegato dettagliatamente il significato del termine “comprensibile” a chi quanto meno sembra avere poca dimestichezza con la lingua italiana: “Trovo inaccettabile che venga strumentalizzata dal ministro una dichiarazione che registrava un drammatico dato di realtà, trasformandola in una forma diretta o indiretta di giustificazione di quelle posizioni. Comprensibile non vuol dire giustificabile”, ha chiosato il giurista. Ma Cicchitto non lo sa.

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