Veltroni: fase anomala non formula di governo replicabile
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Veltroni: fase anomala non formula di governo replicabile

Le priorità sono: rimettere in moto l'economia e cambiare le regole del sistema a partire dalla legge elettorale.

Veltroni: fase anomala non formula di governo replicabile
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redazione Modifica articolo

4 Maggio 2013 - 10.02


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“Sento parlare di Moro e Berlinguer, di riconciliazione nazionale, governo di legislatura, fine di destra e sinistra, e penso che sia esattamente il contrario della razionalizzazione che di questa fase deve essere fornita. Una fase di inedita emergenza, dovuta all’intreccio tra una devastante crisi istituzionale e una devastante crisi sociale. L’assenza di alternative ha generato il governo, al quale auguro successo; ma si tratta di una condizione di anomalia, non di una condizione virtuosa”. Walter Veltroni avverte: “la cosa peggiore è trasformare questa alleanza di emergenza in una formula politica”.

Secondo l’ex segretario del Pd, “il governo deve fare due cose: rimettere in moto l’economia e cambiare le regole del sistema a partire dalla legge elettorale”. Sulla legge elettorale Veltroni aggiunge: “ricordo le battute di quando cercavo di fare, obbligatoriamente con Berlusconi, la riforma del Porcellum. Molti di quelli che allora polemizzarono, oggi stanno al governo con Micciche”‘.

E sulla Convenzione per le riforme, “se proprio si vuole fare deve essere guidata da un uomo che abbia equilibrio e terzietà. Non mi pare il profilo di Berlusconi”, chiosa. Parlando del Pd, il nuovo segretario “dovrà rappresentare tutto il partito”, sottolinea Veltroni. Sento dire che, siccome c’è Letta presidente del Consiglio, bisogna che il nuovo segretario sia espressione della sinistra sociale. Ma in questa argomentazione c’è l’annientamento del Pd. Questa storia degli ex dc e degli ex pci deve finire”.

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E poi c’è l’endorsement a Matteo Renzi, “è il talento più evidente sulla scena. Gli consiglierei di coltivare la profondità, di apparire una risposta solida allo smarrimento sociale”, commenta l’ex sindaco di Roma. Quanto a Prodi, “la sua mancata elezione è peggio della caduta del suo governo: c’è la reiterazione”.

E poi torna sulla sparatoria a palazzo Chigi. “Il tentativo di indicare l’M5S come mandante è una logica che mi fa orrore”, dice. Sulla vicenda “non dobbiamo essere dietrologi ma neppure sprovveduti. E’ uno strano attentato, presenta dei punti oscuri. Preiti quando è finito nel giro dei videopoker? Tra l’altro, cosa aspettiamo a vietarli? Il gettito va quasi tutto alla mafia”. “Non sarebbe la prima volta che la storia italiana è condizionata dai poteri criminali”, prosegue Veltroni. “Perché la politica non dichiara una guerra senza quartiere alle mafie? Mi sarebbe piaciuto sentire Enrico Letta, che e’ una persona di qualità, dire che questa è la priorità”.

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