Caro Grillo: lettera di un simpatizzante
Top

Caro Grillo: lettera di un simpatizzante

Molti miei familiari hanno votato per te, ma ora il no a tutti i costi rischia di diventare un costo che chi ti ha scelto non merita.

Caro Grillo: lettera di un simpatizzante
Preroll

Desk Modifica articolo

4 Marzo 2013 - 12.20


ATF

Caro Grillo,

ho riposto speranze nel tuo movimento. Ero certo di un risultato molto più consistente di quello che i sondaggi davano alla vigilia, perché il voto grillino mi aveva letteralmente preso d’assedio e senza limiti di età. Per i tuoi votavano miei familiari dai venti agli ottanta anni, finora molto rispettosi nel voto ai partiti cosiddetti tradizionali. E’ stata un’onda emotiva che non mi ha spinto a votare per il tuo movimento, ma che mi ha dato comunque speranze di rinnovamento.

Chi mi circondava negli affetti chiedeva novità, ma soprattutto giustizia sociale, equilibrio fiscale, lotta alla corruzione e agli sperperi. Insomma uno scenario più pulito e un futuro meno grave. Due anni di crisi pesano e non è immaginabile quello che può succedere nei prossimi mesi.

Allora, caro Grillo, non lo fare per me veteroliberale di sinistra (una volta esisteva Piero Gobetti), ma fallo per chi ti ha creduto. Non stare mascherato nella sala della Pallacorda, esci tra la tua gente che raccoglie l’invidiabile massa di nove milioni di elettori speranzosi e dai una mano al Paese per uscire da questa palude. Sui fatti si può discutere, magari schivando le sciocche e ripetitive domande di quei giornalisti che vedono antico. Poi però dietro l’angolo della stupidità altrui ci sono aspettative da analizzare e da tenere in grande considerazione. Dal tuo movimento chi ti ha votato – e ti assicuro nella mio piccolo clan me lo hanno detto – desidera soluzioni adeguate al baratro sul quale siamo tutti seduti.

La tua nuova classe dirigente fatta di cittadine e cittadini onesti deve dirigere con le proprie idee e non può limitarsi a bloccare quelle degli altri. Siete un popolo di eletti qualificato e moderno che deve aiutare a dare voce a chi non ha voce e speranza a chi ve l’ha affidata.

Anche se turandovi il naso, come ci è capitato a tutti più volte, collaborate a tenere il timone dell’Italia, il no a tutti i costi rischia di diventare un costo che chi vi ha scelto non merita. In fondo batman o il cavaliere mascherato hanno sempre salvato le loro comunità. Al grido di “arrivano i nostri” stavolta dovete remare tutti per il bene comune.

[right]Filippo Anastasi[/right]

Native

Articoli correlati