ThyssenKrupp, 16 anni fa la strage di operai: "Aiuto, stanno bruciando i miei compagni"
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ThyssenKrupp, 16 anni fa la strage di operai: "Aiuto, stanno bruciando i miei compagni"

Linea 5 dell’acciaieria di Torino della ThyssenKrupp, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che prende fuoco. Moriranno tutti. Eppure l'azienda ha sempre provato a scaricarli. Era il 6 dicembre 2007

ThyssenKrupp, 16 anni fa la strage di operai: "Aiuto, stanno bruciando i miei compagni"
I sette operai morti nel rogo della Thyssenkrupp di Torino
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6 Dicembre 2023 - 09.57


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Tanti anno dopo la stessa ferita. Lo stesso dolore. L’immenso strazio. E’ l’una di notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2007. Linea 5 dell’acciaieria di Torino della ThyssenKrupp, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente, che prende fuoco. I colleghi chiamano i vigili del fuoco, all’1.15 arrivano le ambulanze del 118, i feriti vengono trasferiti in ospedale. Alle 4 del mattino muore il primo operaio, si chiama Antonio Schiavone.

Nei giorni che seguiranno, dal 7 al 30 dicembre 2007, moriranno le altre sei persone ferite in modo gravissimo dall’olio bollente: si chiamavano Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino. Degli operai coinvolti nell’incidente, l’unico superstite e testimone oculare si chiama Antonio Boccuzzi: è un sindacalista della Uilm, il suo ruolo sarà centrale nella denuncia delle colpe dell’azienda.

L’epilogo processuale il 13 maggio 2016 con la conferma da parte della Cassazione delle condanne per i sei dirigenti imputati. Critiche all’azienda erano state sollevate fin da subito, sia perché alcuni degli operai coinvolti nell’incidente stavano lavorando da 12 ore, avendo quindi accumulato 4 ore di straordinario, sia perche’ secondo le testimonianze di alcuni operai i sistemi di sicurezza non avevano funzionato (si parlo’ di estintori scarichi, idranti inefficienti, mancanza di personale specializzato). L’azienda ha smentito che all’origine dell’incendio vi fosse una violazione delle norme di sicurezza. Emerge anche un documento dell’amministratore delegato Herald Espenhahn dove si attribuisce la colpa dell’incendio ai sette operai, “che si erano distratti”.

Piero Barbetta, 43 anni, è l’operaio della ThyssenKrupp che, all’una e 43 secondi del 6 dicembre 2007, con il suo cellulare, ha chiamato prima il 115 e poi il 118. La telefonata dura 6 minuti e 54 secondi. Sullo sfondo, si sentono le urla dei colleghi ustionati. Ecco la trascrizione, di quella tragica chiamata, come è stata riportata dal quotidiano “La Stampa” pochi giorni dopo la tragedia.
Per chi ha dimenticato, ripubblichiamo.

Operaio. Emergenza? 118? Pronto buongiorno senta…
118. Le passo l’ambulanza un attimo…
O. Si, si.
118. Attendere prego, centrale operativa Torino, attendere prego…
O. Neanche il 118 risponde porca puttana!
118. Attendere prego, centrale operativa Torino, attendere prego…
O. Ma i vigili non mi rispondono. Pronto?
118. Dica.
O. Sono della Thyssen Krupp in corso Regina. Senta è successo un incendio e ci son tre o quattro ragazzi bruciati.
118. Siete in corso Regina dove?
O. 400… la Thyssen Krupp.
118. La? Che ditta è la vostra?…..
O. La Thyssen Krupp corso Regina 400.
118. Thyssen Krupp? Già ho provveduto a mandare un’ambulanza. Cosa succede?
O. Eh, ma mi sa ne servono due o tre qua ci sono tre che son bruciati.
118. Quattro bruciati o carbonizzati?
O. Non son carbonizzati si muovono, abbiamo cercato di spegnerli senza vestiti, senza niente.
118. Beh faccia trovare qualcuno all’ingresso e io provvederò all’invio di più mezzi.
O. Allora ci son le guardie all’ingresso. Dica che quando arrivano c’è la portineria, li accompagnano loro all’ingresso.
118. Va bene. Mi dia un numero di telefono gentilmente.
O. Il mio?
118. Si. Mi dia un numero che io possa ricontattare.
O. Allora a me mi ripuò ricontattare a questo qua, le dò questo?
118. Si me lo dia.
O. 347……..
118. Senta è esploso qualcosa?
O. Ma ha preso fuoco un impianto qua, c’è della carta, dell’olio, di tutto.
118. Devo mandare anche il 115 allora?
O. Si, ho provato a chiamare, mi hanno detto che erano impegnati per via della gente, ma la cosa è gravissima.
118. No, no, no mandiamo anche il 115 eh?
0. Va bene. Senta l’ha chiamata l’ambulanza?
118. L’ho chiamata io, sono in collegamento. Sta arrivando l’ambulanza.
0. No Beppe, no….C’è qualcosa, c’è….Vieni qua, vieni qua.
118. Pronto?
0. L’acqua, l’acqua, oh prendete l’acqua da bagnare. No, no, Beppe, no…
(si sentono le urla dei feriti, in sottofondo: “Aiuto…”
O. Beh, guardi ce ne sono almeno quattro, guardi.
118. Quattro?
O. Ora due ce l’ho qua. Oh, fateli sedere, sedeteli lì, sedeteli….No, noooo.
118. Ci sono anche altre vittime? Ci sono altre persone?
Pronto? Mi dica, ci sono altre persone?
0. Ma guardi io ora sto finendo il cellulare, sto scaricando. Senta ma qua abbiamo bisogno!!!
118. Io ho già provveduto, mi ascolti bene, ho già provveduto. Io ho bisogno di sapere, siccome stiamo provvedendo a mandarvi tutti i mezzi che abbiamo…
O. Si.
118. Se avete sospetto che ci siano altre persone oltre a quelle quattro..
O. Beh è probabile, però non lo so.
118. E’ probabile?
O. Si.
118. Va bene. Senta mi ripete, mi dice lettera per lettera il nome della ditta?
O. La Thyssen Krupp Corso Regina 400.
118. Thyssen Krupp. Senta se c’è qualcosa che sta bruciando c’è il rischio di esplosione, allontanatevi.
O. Mandiamo in infermeria intanto chi sta bene, andiamo in infermeria.
118. Pronto?
O. Si. C’è ancora?
118. Si io son sempre qua. L’ambulanza è già stata allertata eh?
O. Si, si. Comunque eventualmente c’è il 45011 4511 ah si ho qua le guardie guardi. Oh, io ho chiamato il 118 eh…
(Altre urla in sottofondo: “Non voglio morire, non voglio morire”) ma non mi rispondono, chiamiamo i vigili del fuoco.
O. Pronto?
118. Si.
O. Facciamoli venire in infermeria però quelli lì.
Madonna. Non lo so….Dove? Li ho chiamati io sono tutti, stanno arrivando qua.
118. Pronto? Si mi dica.
O. Eh, niente ora ho parlato con le guardie, mi hanno detto anche loro che i vigili stanno arrivando.
118. Sì, li abbiamo anche contattati anche noi eh?
O. C’è qualcuno che li apre in portineria al 118 si?
118. Si hanno già aperto.
O. Ma come cazzo è successo di colpo così. Ma tutti lì erano porca puttana. Come…..(si sentono solo rumori vari) Oh, ma facciamoli andare in infermeria questi qua però cazzo son qua. Avete visto dove sono? Almeno in infermeria no? Guarda lì come sono, prendiamo una giacca, una cosa. Sta arrivando, sta arrivando, sta arrivando. State….calmatevi tanto non risolviamo il problema.
118. Quante persone a terra immobili ci sono?
O. Allora qua ne ho quattro sicure, ma chi è a terra lì? A terra lì chi è? Eri tu a terra dov’è il gabbiotto? E ne ho quattro qua, eh non sono se ce n’è qualcun altro quattro sicuri.
118. Ok. C’è qualcuno che ha delle bruciature evidenti?
O. Non hanno più vestiti guardi, è tutto sporco.
118. Ok. Le sostanze che bruciano che cosa sono olii?
O. Guardi c’era olio, carta, di tutto, ora non le so dire cosa c’era diciamo….
118. Perchè devo informare il 115 se sono soltanto… E allora aspettate che sta arrivando l’ambulanza, sta arrivando già qua l’ambulanza.
O. Sta arrivando, sta arrivando è qua. Sto sentendo ora l’ambulanza che è qua eh? (Si sentono rumori e voci varie) Stanno arrivando eh? Ma in portineria non c’è nessuno in infermeria? (Le risposte che arrivano sono molto confuse) Però quando è così c’è una maglia….
118. Senta se sta arrivando l’ambulanza io la lascio va bene?
O. Va bene, la ringrazio.
118. Grazie. Salve.

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