Matteo Messina Denaro in coma irreversibile
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Matteo Messina Denaro in coma irreversibile

Matteo Messina Denaro, il capomafia ricoverato nel reparto detenuti dell'ospedale de L'Aquila, è in uno stato di coma irreversibile. In serata, i medici interromperanno l'alimentazione a causa delle sue condizioni critiche.

Matteo Messina Denaro in coma irreversibile
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22 Settembre 2023 - 21.46


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Matteo Messina Denaro, il capomafia ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale de L’Aquila, è in uno stato di coma irreversibile. In serata, i medici interromperanno l’alimentazione a causa delle sue condizioni critiche. L’ex boss di Cosa Nostra soffriva di un tumore al colon e nelle ultime settimane aveva manifestato gravi difficoltà nell’alimentarsi autonomamente.

Già da alcuni giorni, Messina Denaro non era in grado di nutrirsi da solo, e il 12 settembre le cure mediche erano state interrotte, lasciando attive solo le terapie per il controllo del dolore.

La malattia di Messina Denaro è stata una lotta durata tre anni, e secondo quanto riferito dai medici, le sue condizioni erano ormai senza speranza. L’ex capo della mafia di Castelvetrano era stato arrestato il 16 gennaio mentre si dirigeva verso una prestigiosa clinica di Palermo per una seduta di chemioterapia. Dopo l’arresto, è stato trasferito nel supercarcere de L’Aquila, dove ha ricevuto cure per il cancro al colon diagnosticato alla fine del 2020.

Le condizioni di Messina Denaro si sono deteriorate rapidamente dopo due interventi chirurgici, portando al suo ricovero nel reparto detenuti dell’ospedale. Negli ultimi giorni, a causa del peggioramento delle sue condizioni, è stato sedato. Le visite dei suoi pochi familiari ammessi nelle scorse settimane sono state sospese, ma ha avuto l’opportunità di riconoscere sua figlia Lorenza Alagna, che ha preso il suo cognome. Tuttavia, non ci sono stati incontri tra padre e figlia a causa delle gravi condizioni di Messina Denaro.

Sin dal suo arresto, Messina Denaro è stato interrogato più volte dai procuratori di Palermo, dichiarando da subito la sua intenzione di non collaborare con la giustizia, promessa che ha mantenuto fino alla fine. Durante il primo interrogatorio, ha addirittura negato di far parte di Cosa Nostra e ha sottolineato che, se non fosse stato malato e costretto a ricevere cure mediche, lo Stato non sarebbe mai riuscito a catturarlo. Nonostante sia stato autorizzato a incontrare familiari stretti e il suo avvocato, la sorella Rosalia Messina Denaro, anch’essa arrestata per mafia nei mesi scorsi, non ha mai potuto vederlo. È proprio durante una perquisizione nella sua abitazione che i carabinieri del Ros sono riusciti a scoprire la sua malattia e l’alias utilizzato per le cure, mettendo così fine a 30 anni di latitanza.

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