Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro si sono ulteriormente aggravate. L’ex super latitante è ricoverato nella cella del reparto per i detenuti, dopo l’intervento per un’occlusione intestinale dello scorso 8 agosto.
Il primario del reparto di oncologia ha informato che il paziente sta affrontando una lotta contro un tumore al colon al quarto stadio e sta ricevendo un trattamento personalizzato per il controllo del dolore in base alle sue necessità. A causa di queste circostanze, i suoi avvocati avevano presentato una richiesta di scarcerazione definitiva, ma tale richiesta è stata temporaneamente sospesa a causa delle gravi condizioni di salute del boss che non può lasciare l’ospedale.
C’è stata un’indiscrezione circolante riguardo a una presunta volontà di Messina Denaro di non essere sottoposto a rianimazione in caso di necessità. Anche se questa questione delicata non ha ancora ricevuto conferme ufficiali né smentite ed è limitata a poche persone competenti, è noto che gli avvocati del boss mafioso avevano presentato una richiesta per la sua scarcerazione definitiva e detenzione ospedaliera. Tuttavia, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, questa richiesta è stata momentaneamente interrotta. L’avvocato Lorenza Guttadauro, nipote del boss, si troverebbe attualmente in città per seguire da vicino gli sviluppi della situazione.
Luciano Mutti, a capo dell’equipe oncologica che sta prendendo cura di Matteo Messina Denaro, ha commentato: “La terapia del dolore è stata personalizzata, e tutti i pazienti rispondono in modo simile”. Questa dichiarazione è stata rilasciata a LaPresse per fornire un aggiornamento sulle condizioni di salute del 62enne boss, che è ricoverato al San Salvatore in un reparto dedicato ai detenuti dal 8 agosto, data dell’intervento chirurgico che non era direttamente legato al cancro.
Va notato che Messina Denaro aveva subito un altro intervento chirurgico per problemi urologici il 27 giugno. Il boss di Castelvetrano (Trapani), detenuto secondo il regime di massima sicurezza 41bis nel carcere di Preturo dell’Aquila dal 17 gennaio, sta lottando contro un tumore al colon al quarto stadio.
