Malta, italiani scappano dal locale senza pagare: un genitore li riconosce, paga il conto e...
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Malta, italiani scappano dal locale senza pagare: un genitore li riconosce, paga il conto e...

L'evento è avvenuto il 25 agosto scorso nel ristorante "Pasta & Co" a Malta. Il conto ammonta a circa 100 euro. Un genitore ha riconosciuto il figlio, ha saldato il conto e promesso di mandare il figlio a lavorare gratis

Malta, italiani scappano dal locale senza pagare: un genitore li riconosce, paga il conto e...
Due ragazzi non pagano il conto in un ristorante di Malta
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29 Agosto 2023 - 19.24


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Dopo il recente caso della cena sottratta da un gruppo di italiani durante un soggiorno in Albania, con il propagandistico gesto di coprire il conto da parte della premier Giorgia Meloni, si è verificato un episodio simile anche a Malta, in cui un gruppo di connazionali ha cenato e poi è fuggito senza pagare. Questa volta, l’azione è stata premeditata e organizzata: tutto è iniziato con una breve pausa fuori dal locale, come capita spesso quando si esce a fumare una sigaretta, ma poi il gruppo ha fatto perdere le proprie tracce senza preoccuparsi del conto.

L’evento è avvenuto pochi giorni fa, esattamente il 25 agosto scorso, presso il ristorante “Pasta & Co” a Malta. L’ammontare del conto ammonta a circa 100 euro, includendo cibo e bevande consumate.

Analogamente a quanto accaduto in Albania, anche in questo caso le telecamere di sicurezza hanno catturato l’intero episodio. I proprietari del ristorante hanno consegnato le riprese alle autorità locali, e la notizia si è diffusa non solo attraverso i media maltesi, ma anche grazie a alcune testate siciliane. La vicenda ha avuto un epilogo decisamente negativo per i due giovani protagonisti, entrambi residenti in Sicilia, nella zona di Ragusa. Uno dei padri ha incrociato casualmente un fotogramma tratto dal video, ed è riuscito a riconoscere il figlio nonostante i volti fossero sfocati. Senza esitare, ha prontamente contattato i gestori del ristorante a Malta per chiarire la situazione.

l conto non pagato? «Il padre di uno dei ragazzini mi ha telefonato chiedendo i dati per saldare il dovuto — racconta Bertrand, uno dei titolari del locale, al Corriere —. Mi ha raccontato che il figlio si è pentito subito, piangeva a dirotto. Io gli ho detto che ho apprezzato moltissimo il suo gesto, che si vedeva fosse una persona onesta e un padre esemplare, ma che non ci fosse bisogno di saldare un conto da 100 euro. Lui però ha continuato a insistere, così gli ho proposto di devolvere la somma ad Arka un’organizzazione dell’isola di Gozo che si prende cura di persone con disabilità. La mia idea lo ha colpito molto e, alla fine, mi ha richiamato annunciando di aver donato ben 250 euro. Noi, per conto nostro, a quel punto siamo tornati dalla polizia e abbiamo ritirato la denuncia».

Ma la vicenda non si è conclusa così. L’esempio da dare non si è limitato al denaro dovuto, moltiplicato in segno di scusa. Il padre del ragazzo ha offerto al titolare del locale il figlio come lavoratore la prossima estate. Gratuitamente.

«Ho apprezzato molto il gesto, ma ritengo sarebbe un’umiliazione troppo grande – commenta ancora il titolare del ristorante -. Sono ragazzini e tutti sbagliamo a quell’età, tutti facciamo degli errori, poi sono sicuro che almeno lui abbia imparato la lezione».

Anche un cavaliere dell’ordine di Malta originario del Ragusano si è offerto di pagare quel conto: «Ci ha telefonato e, molto cortesemente, si è offerto di saldare per i suoi conterranei, ma noi abbiamo invitato anche lui a devolvere i soldi all’associazione di beneficenza, cosa che ha fatto prontamente».

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