Una 55enne del Friuli Venezia Giulia, affetta da anni da sclerosi multipla, ha ricevuto il via libera dall’Asl locale per poter ricorrere al suicidio assistito.
La commissione medica multidisciplinare nominata dall’azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina ha infatti terminato la verifica delle condizioni di salute della donna, concludendo che sussistono tutti i requisiti affinché la malata acceda alla morte volontaria assistita. Ora la parola passa al Comitato etico unico regionale, che dovrà dare il suo parere prima che l’Asl possa assistere la donna nel percorso dell’eutanasia.
Quella delle 55enne è stata considerata una patologia irreversibile, senza possibilità di cura e senza alcuna terapia possibile. La donna, come spiega l’Associazione Luca Coscioni, “si esprime con una voce estremamente flebile e ipofonica, ma è vigile e perfettamente lucida”.
Inoltre “è completamente dipendente dall’assistenza: mangia, si lava, si muove, va in bagno solo se fisicamente assistita da terzi. Quel filo di voce che ha, ancora per poco, le consente di comunicare la sua ultima volontà: accedere al suicidio medicalmente assistito”, sottolinea ancora l’Associazione Coscioni, che chiama “Anna” la paziente.