Salvatore Parolisi, cancellati i permessi premio: "Interviste gravi, non è pronto alla riabilitazione"
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Salvatore Parolisi, cancellati i permessi premio: "Interviste gravi, non è pronto alla riabilitazione"

Cancellati i permessi premio per Salvatore Parolisi. Secondo il tribunale, questo percorso di riflessione dovrebbe servire a Parolisi anche per restituire "piena dignità alle vittime e alla loro storia in "un'ottica riparativa"

Salvatore Parolisi, cancellati i permessi premio: "Interviste gravi, non è pronto alla riabilitazione"
Salvatore Parolisi
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14 Luglio 2023 - 09.42


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Salvatore Parolisi, condannato per l’omicidio della moglie Melania Rea, aveva ottenuto dei permessi premi fino al prossimo ottobre, dopo che aveva scontato i primi 12 anni di condanna. Ma oggi, dopo le sue dichiarazioni in cui si dichiarava innocente e contestava la sentenza, i permessi sono stati cancellati.

Parolisi alla trasmissione “Chi l’ha visto?” aveva ribadito la sua innocenza. “Ho tradito Melania più volte, ma non l’ho uccisa. E con Ludovica era una solo una scappatella”, aveva dichiarato l’ex militare, condannato a 20 anni per l’omicidio, che non aveva avuto poi belle parole per Melania. “Le davo ogni mese 500 euro sui 1.300 che guadagnavo: se non è amore questo”, si era chiesto addossandole anche la responsabilità delle scappatelle avute negli anni.  

Il tribunale di sorveglianza, dopo l’intervista che ha suscitato lo sdegno della famiglia della vittima, ha deciso quindi di revocare i permessi. Secondo il Corriere della Sera, per il giudice Parolisi “non ha ancora fatto quel lavoro introspettivo” per poter essere reinserito nella società dopo aver scontato la pena, non ha compreso “il significato e la valenza” dei permessi premio che hanno lo scopo di “riabilitazione sociale”.

“La gravità delle esternazioni” ha convinto il tribunale a fare marcia indietro. Questo percorso di riflessione dovrebbe servire a Parolisi anche per restituire “piena dignità alle vittime e alla loro storia in “un’ottica riparativa”. L’ex caporale avrebbe dovuto iniziare a fare volontariato una volta alla settimana in una parrocchia milanese.

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