Migranti, il sindaco di Pozzallo accusa il governo: "Basta spot, serve una nuova Mare Nostrum"
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Migranti, il sindaco di Pozzallo accusa il governo: "Basta spot, serve una nuova Mare Nostrum"

Migranti, il sindaco di Pozzallo all'AdnKronos contro il governo Meloni: «Sono profondamente insoddisfatto» è arrivato il momento di smetterla con la «cultura degli alibi».

Migranti, il sindaco di Pozzallo accusa il governo: "Basta spot, serve una nuova Mare Nostrum"
Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo
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13 Marzo 2023 - 14.30


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Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, intervistato da Rossana Lo Castro dell’AdnKronos ha esternato tutta la sua rabbia contro il governo Meloni, che sta usando la questione immigrazione per pura propaganda, sulla pelle degli stessi migranti e delle popolazioni dei comuni coinvolti.

«In questo momento a Lampedusa c’è una situazione drammatica, ma in Italia non esiste solo la piccola isola. Ci sono una serie di Comuni, in Sicilia come nella fascia ionica, che si ritrovano ad affrontare un’emergenza umanitaria e che avrebbero bisogno di un rapporto più stretto con il Viminale, come accadeva in passato e come non accade più da qualche mese a questa parte».

«Sono profondamente insoddisfatto» è arrivato il momento di smetterla con la «cultura degli alibi». Dopo la tragedia di Cutro, «al di là di eventuali responsabilità che devono essere accertate», occorre «una presa di coscienza collettiva». Invece, il decreto approvato dal Cdm e presentato durante un’affollata conferenza stampa «non risolve alcun tipo di problema».

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«Pensano di risolvere un dramma umanitario di dimensioni mondiali aumentando le pene per gli scafisti?» chiede Ammatuna. E i corridoi umanitari di cui parla il Governo? «Tante buone intenzioni ma alla fine concretezza zero. Nessuno può pensare di costruirli nel giro di qualche settimana». Per il sindaco di Pozzallo la soluzione a breve termine è «salvare sempre e in ogni caso le vite umane, come fanno la Guardia costiera e la Guardia di finanza, a cui deve andare tutto il nostro riconoscimento». 

Poi, però, ragiona il primo cittadino da sempre in prima linea sul fronte dell’accoglienza, occorre una strategia a più lungo respiro. «E’ necessaria una politica estera degna di questo nome – dice -, con il coinvolgimento dei Paesi del Nord Africa. E per farlo non basta una visita, ma un lavoro continuo delle diplomazie e un confronto serrato con i nostri partner europei: Germania, Francia e Spagna». Eppure, è la tesi di Ammatuna, il Governo Meloni «non sta facendo né l’uno né l’altro, limitandosi a provvedimenti spot che porteranno a conseguenze drammatiche».

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Nelle scorse settimane il sindaco ha incontrato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e il capo del dipartimento delle Libertà civili e l’immigrazione, il prefetto Valerio Valenti. Al capo del Viminale Ammatuna ha chiesto «un maggiore coinvolgimento dei Comuni di frontiera» nell’affrontare il fenomeno migratorio. «Mi ha assicurato – ricorda adesso – un maggiore sostegno e una visita istituzionale a Pozzallo, entro il mese, ma da allora nulla si è concretizzato. Ad oggi restano solo buone intenzioni». Il raccordo con il ministero dell’Interno per Ammatuna resta fondamentale. «Nel passato questo rapporto c’era ed era efficace, da sei mesi a questa si è perso ogni contatto. Non si possono lasciare soli i sindaci e i Comuni di frontiera. In Finanziaria non è stato previsto alcun aiuto per le Amministrazioni comunali e fino a un paio di mesi fa il tema migranti non era nell’agenda del Governo, a eccezione che per quei provvedimenti spot che non sono serviti a nulla e che, anzi, hanno aggravato un problema drammatico».

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«La soluzione – ripete il primo cittadino – è intensificare gli sforzi diplomatici nei confronti dei Paesi rivieraschi della zona sud del Mediterraneo e lanciare una Mare Nostrum europea. Questa è la strada da percorrere con serietà e concretezza, ma mi sembra che in questo momento il Governo balbetti, alle prese con scontri interni tra chi propone una `faccia feroce e ferma´ e chi pensa sia necessario un approccio più umanitario».

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