Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro: da un suo pizzino la cattura del boss
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Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro: da un suo pizzino la cattura del boss

Rosalia Messina Denaro arrestata: avrebbe gestito anche la «cassa» e la rete dei pizzini, consentendo quindi al boss di comunicare con i suoi uomini nel corso della sua lunga latitanza. L'inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo.

Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro: da un suo pizzino la cattura del boss
Matteo Messina Denaro
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3 Marzo 2023 - 09.16


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La sorella di Matteo Messina Denaro, madre dell’avvocato del boss Lorenza Guttadauro, è stata arrestata. Rosalia Messina Denaro è accusata di associazione mafiosa e secondo gli inquirenti avrebbe aiutato il fratello a sottrarsi alla cattura. Avrebbe gestito anche la «cassa» e la rete dei pizzini, consentendo quindi al boss di comunicare con i suoi uomini nel corso della sua lunga latitanza. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo.

 «La progressione investigativa che ha condotto allo storico risultato della cattura dell’ultimo grande stragista è stata originata da uno scritto, improvvidamente custodito, sebbene abilmente occultato, proprio da Rosalia Messina Denaro. Il che dimostra che la donna era stata passo passo resa edotta dal latitante della scoperta della malattia e di tutti i successivi interventi chirurgici, avendo avuto probabilmente più volte occasioni per incontrarlo di persona e sincerarsi delle sue condizioni di salute». 

Si legge nella misura cautelare con cui il gip di Palermo ha disposto l’arresto di Rosalia Messina Denaro, sorella dell’ex latitante finita in cella oggi. Una parte del provvedimento è dedicata al racconto dei passaggi che hanno portato alla cattura del boss.

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L’appunto di cui parla il gip, in cui la donna aveva annotato tutto l’iter sanitario seguito dal fratello, è stato scoperto nella sua casa, il 6 dicembre scorso, dai carabinieri intenti a piazzare delle microspie. Il promemoria è stato fotografato e rimesso al suo posto. Il giorno della cattura del capomafia gli inquirenti, perquisendo l’appartamento di Rosalia, l’hanno trovato esattamente nello stesso posto in cui l’avevano scoperto. Era rimasto lì, segno che sorella del capomafia continuava a ritenere sicuro il nascondiglio e non si è mai accorta della «visita» dei carabinieri. 

«È dunque certo – spiega la Procura riportata dal gip – che sia stata Rosalia ad annotare sul `pizzino´ di volta in volta la progressione della malattia, delle cure effettuate e delle condizioni fisiche del fratello; ed è altrettanto certo che la scelta di conservare un grezzo diario clinico di Messina Denaro ha di fatto consentito alla polizia giudiziaria di acquisire fondamentali e decisive informazioni sulla possibilità di localizzare il latitante».

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Nel corso delle indagini sul ricercato, erano già emerse informazioni sulle sue malattie. Non quelle oncologiche che hanno portato al suo arresto, però. Grazie ad alcune intercettazioni, infatti, nel 2022, si intuì che il boss potesse soffrire di una riacutizzazione del morbo di Chron. Circostanza che aveva indirizzato gli inquirenti verso quel percorso diagnostico. La pista però non diede risultati.

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