'Mafia sucks': il poster di Laika davanti al carcere dove è rinchiuso Messina Denaro
Top

'Mafia sucks': il poster di Laika davanti al carcere dove è rinchiuso Messina Denaro

Il poster raffigura Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla Mafia l’11 gennaio del 1996 che festeggia, sul suo cavallo,  la cattura del boss e mandante del suo omicidio, Matteo Messina Denaro

'Mafia sucks': il poster di Laika davanti al carcere dove è rinchiuso Messina Denaro
Il poster di Laika
Preroll

globalist Modifica articolo

23 Gennaio 2023 - 11.23


ATF

La sera del 22 gennaio, tra Scoppito e la località Costarelle di Preturo (AQ) , a pochi metri dalla Casa Circondariale de L’Aquila, è apparsa una nuova opera della Street Artist Laika, dal titolo “Mafia sucks”.

Il poster raffigura Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla Mafia l’11 gennaio del 1996 che festeggia, sul suo cavallo,  la cattura del superboss e mandante del suo omicidio, Matteo Messina Denaro, detenuto nel carcere abruzzese in regime 41BIS. 

Ho realizzato questo poster qualche giorno prima di leggere le parole di Santino, padre di Giuseppe, che dichiarava “la vittoria” del figlio  perché con l’arresto di M.M.D. tutti gli uomini di quell’efferato delitto che all’epoca sconvolse il paese intero, sono finalmente in carcere. 

La “mafia” fa schifo. Non credo servano molte altre parole. Non c’è perdono per persone come Matteo Messina Denaro e per tutto il sistema di cui fa parte.  La mafia è un cancro da estirpare, la mafia è nelle istituzioni, nelle azioni, nella mentalità, nella cultura di certa gente. La Mafia va combattuta quotidianamente denunciando, senza paura. Giovanni Falcone diceva:  Chi tace e piega la testa, muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta, muore una sola volta“

A Matteo Messina Denaro auguro di vivere più giorni possibile nelle sue condizioni, sapendo adesso, che proprio fuori dalla sua “gabbia” c’è raffigurata una delle sue vittime che esulta  per la sua cattura. 

Dedico quest’opera a Giuseppe ma anche a Nadia Nencioni, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A tutte le vittime di mafia.

Native

Articoli correlati