Matteo Messina Denaro, il boss non si presenta all'udienza sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio
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Matteo Messina Denaro, il boss non si presenta all'udienza sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio

Matteo Messina Denaro ha rinunciato a presenziare all'udienza nell'aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, davanti alla corte d'assise d'Appello, dove è imputato perché accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D'Amelio.

Matteo Messina Denaro, il boss non si presenta all'udienza sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio
La strage di Capaci
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19 Gennaio 2023 - 12.15


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Matteo Messina Denaro ha rinunciato a presenziare all’udienza nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, davanti alla corte d’assise d’Appello, dove è imputato perché accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Era stato predisposto il collegamento dal carcere de L’Aquila, dove Messina Denaro è detenuto, ma la sua sedia è rimasta vuota.

 «Non sapevo che fosse Matteo Messina Denaro, solo un pazzo avrebbe potuto accompagnarlo sapendo che si trattava del boss». Si è difeso così Giovanni Luppino, l’autista del super latitante arrestato lunedì scorso a Palermo mentre lo accompagnava alla clinica la Maddalena. Lo ha detto il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Ferro, al termine dell’udienza di convalida davanti al Gip che si è svolta nel carcere Pagliarelli. Luppino, 59 anni, commerciante di olive, ha sostenuto di non conoscere Messina Denaro, che gli era stato presentato come cognato di Andrea Bonafede,e di averlo accompagnato perché doveva sottoporsi alla chemioterapia.

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