Saman, la sindaca di Novellara: "La nostra comunità è angosciata e sconvolta"
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Saman, la sindaca di Novellara: "La nostra comunità è angosciata e sconvolta"

La sindaca di Novellara, Elena Carletti, descrive l'atmosfera nel paese emiliano dopo gli ultimi sviluppi della vicenda di Saman.

Saman, la sindaca di Novellara: "La nostra comunità è angosciata e sconvolta"
Elena Carletti sindaca di Novellara
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19 Novembre 2022 - 15.52


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Un cadavere sepolto dentro un sacco in un capannone abbandonato. Alla fine Saman era non lontano da casa. Una comunità sconvolta e angosciata. Così la sindaca di Novellara, Elena Carletti, descrive l’atmosfera nel paese emiliano dopo gli ultimi sviluppi della vicenda di Saman.

«In questi giorni c’è stata un’escalation di notizie che effettivamente hanno riportato l’attenzione sul caso Saman facendo capire che eravamo a un punto importante dello sviluppo di questa vicenda. L’arresto del padre di Saman e a pochi giorni di distanza il ritrovamento di questi resti, per i quali è necessario attendere i risultati delle analisi scientifiche, sono eventi clamorosi per una città come Novellara, che hanno generato una certa angoscia nella comunità».

«La notizia del ritrovamento dei resti era attesa ma anche temuta, perché in città ancora c’era un barlume di speranza che la ragazza potesse essere riuscita in qualche modo a fuggire». 

Secondo Carletti «poter scrivere il capitolo finale di questa tragica vicenda è fondamentale. Ci sarà un processo una volta che il padre di Saman sarà estradato in Italia e noi come Comune siamo parte civile. Mi auguro che tutto questo possa rappresentare un esempio per combattere e debellare questa pratica scellerata dei matrimoni forzati, che la vicenda di Saman possa avere un risvolto significativo e possa salvare tante ragazze come lei, giovani e vitali. Quello che noi come enti locali chiediamo è un aiuto in più per servizi sociali e per coloro che devono aiutare queste ragazze. Servono strumenti più incisivi, più efficaci, che possano concretamente aiutare queste giovani a fuggire dai matrimoni forzati», ha concluso Carletti.

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