Un altro volto dei liberali e moderati di Forza Italia, quelli con i quali Carlo Calenda si vorrebbe alleare, compreso Gasparri.
«Banali, sporadici, esuberanti episodi, magari strumentalizzati ed agitati ad arte, non possono macchiare gli Alpini e chi ha dato la vita per la Patria. Non possono macchiare chi è sempre pronto a operare per la solidarietà e per il bene comune a servizio dell’Italia e dell’Europa nel mondo».
Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, accogliendo nel tardo pomeriggio di ieri la Staffetta alpina giunta in piazza Unità d’Italia in occasione del 150/o anniversario del Corpo, a conclusione di un viaggio di 1.500 chilometri diviso in 23 tappe, da Ventimiglia a Trieste.
Dipiazza era stato al centro di polemiche, nelle scorse settimane, dopo il suo intervento a difesa degli alpini in occasione dell’ultima adunata, in Emilia Romagna, dove erano stati riportati dai social numerosi episodi di molestie a donne.
Ricordando i valori degli alpini, «patria, famiglia, solidarietà», che «non possono e non devono mai passare in secondo piano», Dipiazza ha sottolineato l’aiuto dato dagli alpini nei luoghi del terremoto in Friuli.
«Trieste saluta gli Alpini, amici generosi di sempre´ – ha detto ancora Dipiazza riprendendo un suo slogan coniato per l’adunata del 2004 a Trieste – ricordando che in città si sono svolte dal 1930 complessivamente sei «storiche e indimenticabili adunate» nazionali. «Viva gli Alpini, viva Trieste, viva l’Italia», ha concluso.