Cartabia: "No all'estradizione in Russia del manager lettone arrestato su richiesta di Mosca"
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Cartabia: "No all'estradizione in Russia del manager lettone arrestato su richiesta di Mosca"

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi la ministra della Giustizia Marta Cartabia interviene per impedire la consegna a Mosca di cittadini di altri Stati, accusati di crimini dalle autorità russe.

Cartabia: "No all'estradizione in Russia del manager lettone arrestato su richiesta di Mosca"
Marta Cartabia
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1 Giugno 2022 - 19.43


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Non può essere estradato e dunque deve tornare libero il manager lettone Sergejs Malikovs, arrestato a Roma in esecuzione di un «codice rosso» dell’Interpol emesso su richiesta della Federazione russa.

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi la ministra della Giustizia Marta Cartabia interviene per impedire la consegna a Mosca di cittadini di altri Stati, accusati di crimini dalle autorità russe. A marzo la Guardasigilli lo aveva fatto per il regista ucraino e oppositore politico di Vladimir Putin, Yevhen Lavrenchuk, finito in carcere a Napoli e liberato dopo la sua richiesta. E anche stavolta come allora a determinare l’iniziativa è la guerra che lo «zar» sta conducendo contro l’Ucraina.

A inviare formalmente alla Corte d’appello di Roma la richiesta di revocare l’arresto provvisorio del manager lettone, che la Russia accusa di riciclaggio e reati finanziari, è stato il ministero della Giustizia, su delega di Cartabia. E nell’istanza inviata ai giudici i riferimenti alla guerra sono espliciti. La Lettonia, fa notare via Arenula, ha aderito al sistema di sanzioni adottato dall’Ue a nei confronti della Russia e partecipa, con la Corte penale internazionale, alla raccolta e scambio di prove per crimini di guerra e contro l’umanità in relazione al conflitto in corso. Elementi che tutti insieme potrebbero essere «ostativi all’estradizione».

Si accende dunque la speranza per Malikovs, precipitato in un incubo poco dopo il suo arrivo con la moglie a Roma per quello che doveva essere un weekend di vacanza e di relax. Il 48enne, che è a capo dell’azienda di microfinanza West Kredit, in albergo aveva trovato ad attenderlo gli agenti del Commissariato Trevi che lo hanno prelevato e portato in carcere a Rebibbia. Malikovs «è un imprenditore perseguitato dalla Russia», in passato ha finanziato in Lettonia il Partito socialdemocratico Harmony; dunque non ci sono le condizioni politiche per dare il via libera all’estradizione”, aveva detto ieri il suo legale l’avvocato Alessandro Tirelli, auspicando l’intervento della ministra Cartabia.

La decisione dei giudici di appello sull’istanza di scarcerazione dovrebbe arrivare nel giro di qualche giorno.

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