Covid, in calo l'incidenza settimanale che passa da 699 a 559: Rt sotto l'1
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Covid, in calo l'incidenza settimanale che passa da 699 a 559: Rt sotto l'1

L'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96, praticamente stabile. Scende al 3,7% il tasso di occupazione della terapia intensiva

Covid, in calo l'incidenza settimanale che passa da 699 a 559: Rt sotto l'1
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6 Maggio 2022 - 14.17


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Il Covid è in calo, e l’impatto è meno incisivo: l’incidenza settimanale dei casi di coronavirus in Italia è di 559 ogni 100mila abitanti (dal 29 aprile al 5 maggio 2022) rispetto a 699 della settimana precedente. Nel periodo 13-26 aprile 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,85- 1,07), “sostanzialmente stabile” rispetto alla settimana precedente quando era 0,93. Sono i dati che emergono dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati Covid scende al 3,7%(rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio), rispetto al 3,8% rilevato nel monitoraggio di una settimana fa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 14,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 5 maggio), contro il 15,6% del 28 aprile.

E’ l’Abruzzo la regione con l’incidenza più alta in Italia, con un valore di 901 casi ogni 100 mila abitanti rispetto alla media nazionale di 559. Segue l’Umbria con 698,7 e la Basilicata con 691. La Regione con l’occupazione dei reparti più alta con un valore del 32,6% è l’Umbria rispetto alla media nazionale del 14,5. Per le terapie intensive è la Liguria con il 6,6% rispetto al 3,7% di valore medio nazionale.

Nessuna Regione italiana è classificata a rischio “alto” dal monitoraggio settimanale dell’Iss. In particolare, fa sapere l’Istituto, tre Regioni/Province autonome sono classificate a rischio moderato; le restanti sono classificate a rischio basso. Nove tra Regioni e Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una riporta molteplici allerte di resilienza.

“La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (12% vs 12% la scorsa settimana) – scrive l’Iss – Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (42% vs 40%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 47%)”.

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