Le donazioni e i trapianti di organi in Italia sono tornati ai livelli pre-pandemia
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Le donazioni e i trapianti di organi in Italia sono tornati ai livelli pre-pandemia

Il ministro della Salute Speranza: "Segno della capacità reattiva del Sistema sanitario nazionale"

Le donazioni e i trapianti di organi in Italia sono tornati ai livelli pre-pandemia
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18 Gennaio 2022 - 12.20


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Il report del Centro nazionale trapianti ha mostrato che nel 2021 le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule in Italia sono tornati ai livelli pre-pandemia.

Dopo la brusca frenata del 2020, quando l’impatto del Covid aveva portato a un calo del 10%, nel 2021 si è registrato un +12,1% di donazioni di organi e un +9,9% sui trapianti. In totale nel nostro Paese sono stati eseguiti 3.778 trapianti, 341 in più rispetto all’anno precedente. Le Regioni con più interventi sono state la Lombardia (686), il Veneto (523) e l’Emilia Romagna (486).

Negli ultimi 12 mesi sono state raccolte 3.201.540 dichiarazioni di volontà sulla eventuale disponibilità a donare gli organi, di cui 2.204.318 sono state consensi alla donazione (68,8%) e 997.222 opposizioni (31,2%): è la percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno, da quando la registrazione dell’opinione dei cittadini maggiorenni in materia avviene prevalentemente all’anagrafe comunale al momento del rinnovo della carta d’identità. Nel 2020 le opposizioni erano state il 33,6%, due punti e mezzo in più.

Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale (a migliorare sono 20 delle 21 Regioni e province autonome italiane). “Segno che la nuova campagna nazionale “Donare è una scelta naturale”, lanciata nell’aprile 2021 da ministero della Salute, Cnt e associazioni di settore, ha influito positivamente sulle scelte dei cittadini”, osserva il Centro nazionale trapianti.

“Gli ultimi dati del report del Centro Nazionale Trapianti sul 2021 sono una ulteriore conferma della straordinaria capacità di reazione che il Servizio sanitario nazionale ha dimostrato in questi due anni di pandemia”, commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Dobbiamo continuare a investire su una eccellenza come la rete trapiantologica, sia sul fronte organizzativo che in termini di promozione dell’informazione, per convincere sempre più cittadini a dire sì alla donazione”, ha aggiunto.

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