Obbligo vaccinale: fino a 50mila i no vax che hanno preferito non prendere lo stipendio tra scuola e polizia
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Obbligo vaccinale: fino a 50mila i no vax che hanno preferito non prendere lo stipendio tra scuola e polizia

Gli irriducibili no vax incapperanno nelle sanzioni. Ci vorranno giorni per determinare con esattezza i numeri, mentre si ricorre agli avvocati

Obbligo vaccinale: fino a 50mila i no vax che hanno preferito non prendere lo stipendio tra scuola e polizia
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16 Dicembre 2021 - 10.37


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Il super Green pass ha segnato un’ulteriore stretta causata dalla nuova ondata Covid segnata dall’arrivo della variante Omicron. In seguito è arrivato anche l’obbligo vaccinale al personale scolastico e alle forze dell’ordine, causando l’ira dei no vax e le prime inosservanze. Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per agenti di polizia, militari e personale scolastico, sono partiti i primi inviti agli inadempienti a produrre entro 5 giorni la certificazione prevista.

Così per i numeri ufficiali degli irriducibili bisognerà attendere qualche giorno, ma i sindacati iniziano a tirare le somme. Il Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia (Coisp) prevede che almeno un migliaio di agenti saranno sospesi; nel comparto scuola sono invece circa 50mila i senza vaccino: “Ma la metà non può immunizzarsi”, precisa Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Ed è corsa all’avvocato contro il decreto.

La situazione nelle scuole – Il ministero dell’Istruzione, con l’avvio di un’apposita piattaforma, ha fatto partire i controlli per il personale degli istituti scolastici. Lo strumento consente ai dirigenti di verificare lo stato vaccinale del personale docente e Ata. “Il sistema nel suo complesso tiene – spiega Giannelli. Gli irriducibili sono stimati intorno al 5%, circa 50mila, ma in questo numero è compresa almeno una metà che non si può vaccinare”.

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“A molti dirigenti – continua – sono arrivate diffide di avvocati, che, in modo fantasioso, contestano la legge e la modalità di applicazione. Un onere in più”.

Critica la Flc Cgil, il sindacato della scuola: “Restano molte questioni non chiarite e sono ancora carenti le indicazioni per la gestione da parte delle scuola, in particolare sull’utilizzo in altri compiti del personale non obbligato a vaccinarsi e sugli obblighi del personale assente per malattia”.

Sul fronte delle forze dell’ordine – Nelle ultime settimane si è registrata una corsa a vaccinarsi, con in testa esercito e carabinieri, le forze rimaste un po’ indietro rispetto ai colleghi. Complessivamente tra le quattro forze armate in due settimane la quota di vaccinati è balzata dall’84 al 92%: in 238mila hanno completato il ciclo, 16mila hanno fatto la prima dose e 45mila anche il booster.

Situazione analoga per le forze di polizia, con un’accelerazione a mettersi in regola. Se a metà novembre su 97mila poliziotti c’erano 7mila non vaccinati, il numero si è quasi dimezzato nell’ultimo mese, a 4mila. Su 37mila agenti della penitenziaria, i non vaccinati sono un migliaio. “In polizia – è la previsione di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato Coisp – saranno un migliaio gli agenti sospesi dal servizio, circa l’1% del totale del personale”. Pianese si dice “preoccupato per quelle famiglie che si vedranno togliere l’unica fonte di sostentamento per 6 mesi. Abbiamo scritto al ministero dell’Interno per chiedere di rivalutare questa situazione”.

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Chi non si vaccina verrà sospeso dal servizio e perderà lo stipendio, pur mantenendo il rapporto di lavoro. Uno scenario che ha portato ad un progressivo asciugamento dell’esercito No vax. Per chi non si arrende resta la strada del ricorso e diversi studi legali sono al lavoro per contestare il decreto che impone l’obbligo di iniezione.

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