I soliti imbecilli che non sanno cosa sia la dittatura e marciano tranquilli insultando il prossimo.
In circa 3 mila hanno protestato a Bologna: lungo la strada dei balconi qualcuno applaude ai manifestanti, altri li contestano. Ripetuti gli insulti al premier Mario Draghi, con la richiesta di dimissioni, i riferimenti alla “dittatura” in cui verserebbe il Paese e gli attacchi alla stampa (“Giornalisti terroristi”) e ai ministri Speranza e Lamorgese.
In via Stalingrado non manca l’omaggio all’Halloween Pub, chiuso per aver violato la normativa anti covid è posto sotto sequestro.
A parte il traffico in tilt nelle varie strade in cui è passatp il corteo, scortato dalle Forze dell’ordine, non si sono registrati altri problemi.
“Siamo qui per rappresentare l’Italia più buona, l’Italia migliore, l’Italia che dice no a una manovra indecente- dicono gli organizzatori al microfono- è una piazza né comunista ne fascista, è una piazza italiana. Continuate a fare quello che avete fatto: no alla violenza, risponderemo con la pacifica rivoluzione”.
La manifestazione si è chiusa cantando l’inno di Mameli, con il “Va pensiero” di Giuseppe Verdi ed il ‘Nessun dorma’ dalla Turandot di Giacomo Puccini.