L'arcivescovo di Napoli interviene sulla vertenza Whirlpool: "È il tempo delle risposte"
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L'arcivescovo di Napoli interviene sulla vertenza Whirlpool: "È il tempo delle risposte"

Lo ha scritto il monsignor Domenico Battaglia, in una lettera appello per la creazione di un tavolo permanente di confronto tra le parti sociali e le istituzioni.

II monsignor Domenico Battaglia
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7 Novembre 2021 - 10.24


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L’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia si è espresso per la vertenza Whirlpool di Napoli dicendo che “non è più solo il tempo delle proposte, ma il tempo delle risposte”.
Lo ha fatto in una lettera appello per “la creazione di un tavolo permanente di confronto tra le parti sociali e le istituzioni”. Dopo il tavolo sull’emergenza lavoro, e in particolare sulla vertenza che riguarda i 320 lavoratori napoletani licenziati da Whirlpool, che si è tenuto venerdì pomeriggio in Prefettura a Napoli alla presenza del ministro del Lavoro Andrea Orlando, don Mimmo Battaglia scrive che “per amore della nostra terra, per la dignità del lavoro e per la solidarietà da esprimere quando il diritto al lavoro viene negato, la Chiesa di Napoli fa sentire la propria voce e la unisce a quanti sono stati delusi dai continui rinvii delle istituzioni governative.
A quanti sono impegnati come senatori e deputati a rappresentare questa porzione di Sud, a quanti rappresentano istituzionalmente e politicamente il nostro territorio, a quanti hanno possibilità di intervenire per avere risposte adeguate, diciamo che è questo il tempo. Non è più solo il tempo delle proposte, ma il tempo delle risposte. Ogni risposta procrastinata rischia di essere una risposta fuori tempo”.
L’arcivescovo di Napoli prosegue: “Siamo fiduciosi che questa disponibilità del Governo a farsi carico della continuità lavorativa degli ex-lavoratori di Whirlpool sia un segno di speranza. Ma, affinché non sia l’ennesimo rinvio, la Chiesa di Napoli chiede di favorire un tavolo permanente attorno al quale possano afferire il mondo dell’imprenditoria, quello della cooperazione, i sindacati e gli enti pubblici e privati per costruire risposte progettuali, organiche e strutturali, nella piena disponibilità a fare la propria parte per la città metropolitana di Napoli. In tal modo, assicurando maggior coinvolgimento nella programmazione dei fondi strutturali, potremo diminuire la tensione sociale per quelle famiglie che si son viste recapitare le lettere di licenziamento”, conclude la lettera dell’arcivescovo Battaglia.

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